Città metropolitana di Genova - Produttività del personale 2014. USB DIFFIDA l'Amministrazione: O tutti o nessuno!

in allegato il volantino

Genova -

Il Contratto decentrato integrativo (ccdi) è un istituto contrattuale inserito dal CCNL negli anni 90 e successivamente più volte modificato. Il primo ccdi della Provincia di Genova del quale abbiamo la documentazione  è del 1997.
Nel 2007 l'Amministrazione Provinciale ha redatto un testo unico che riassume tutte le variazioni apportate nel corso del tempo.
Ogni anno occorre fare la “quantificazione dell' utilizzo delle risorse per le politiche di sviluppo delle risorse umane e per la produttività” seguendo tutta una serie di norme e procedure molto rigide.
Questa operazione serve anche ad individuare la cifra destinata alla produttività individuale.
IL ccdi è stato utilizzato per  applicare tutte le norme sul cosiddetto “merito individuale”. USB ha sempre proposto che le cifre destinate alla produttività fossero utilizzate per inserire una 14° mensilità pensionabile.
Le trattative per poter comporre il fondo destinato al CCDI, duravano  mesi.
Negli anni nei quali non si parlava ancora di tagli lineari veniva addirittura erogato un anticipo nel mese di novembre.
Poi tutto è cambiato. Brunetta tagliò il fondo del 30% e introdusse un meccanismo che portò al pagamento della produttività individuale nel mese di maggio.
Anche la nostra Amministrazione ha contribuito a diminuire la produttività individuale facendo una chiara scelta di campo, moltiplicando le Posizioni Organizzative e difendendo il Contratto Decentrato dei Dirigenti.
La trattativa per il CCDI del 2013 inizio a dicembre 2013 e si è concluso ad Aprile 2014.
Infatti nel mese di  aprile 2014 CGIL-CISL-UIL-Diccap della Provincia di Genova, con la sola opposizione di USB, firmavano l'ennesimo contratto decentrato.
USB non lo sottoscrisse perché non ne condivideva i contenuti.  Troppe ingiustizie all'interno del fondo (P.O.) e troppo penalizzante e lesivo della dignità dei lavoratori il nuovo sistema di valutazione.
A scanso di equivoci, quando USB non sottoscrive un accordo, ciò non avviene perché “è sempre contro”, ma perché lo ritiene fortemente penalizzante nei confronti dei lavoratori.
“Non abbiamo firmato l'accordo sulla Produttività perché riteniamo profondamente ingiusto che circa 850 lavoratori, con salari al limite della soglia di povertà, si spartiscano 1.000.000 €, quando i pochi dirigenti se ne spartiscono circa 1.200.000€ e le Posizioni Organizzative ci costino 500.000 €.
Siamo contrari al nuovo Sistema di Valutazione che produrrà disparità molto rilevanti tra i dipendenti e potrebbe creare veri e proprie assurdità, con un potere assolutamente soggettivo dei Direttori. C'è per proforma la possibilità di fare ricorso contro valutazioni ritenute ingiuste, ma alla fine però chi decide è sempre e solo il Direttore.
L'Amministrazione insieme a CGIL-CISL-UIL e Diccap firmano un contratto Decentrato che tra l'altro le impegna ad una serie di passaggi previsti dall'art. 5. Che riportiamo letteralmente:

Articolo 5

Fondo 2014
“ Le parti si danno atto della necessità di affrontare la revisione degli istituti del trattamento accessorio alla luce della trasformazione del nostro ente in città metropolitana che renderà necessaria una revisione dell'organizzazione alla luce delle competenze e funzioni assegnate al nuovo soggetto istituzionale.
Le parti si dichiarano pertanto disponibili ad aprire il tavolo di revisione degli istituti strettamente correlati all'organizzazione del lavoro,quali in particolare le posizioni organizzative e le indennità definite a livello di contrattazione aziendale,entro il 30 giugno 2014.”

 

Di quest'impegno si è persa ogni traccia. Anzi è stato sfacciatamente aggirato.

 

Tra i lavoratori passati all'Agenzia delle Dogane c'erano cinque Posizioni Organizzative. USB ancora una volta, unica nel panorama sindacale aziendale, ha chiesto con forza che le P.O. perse non fossero assegnate  e  utilizzare quelle risorse per riportare il ticket a 7 euro e/o aumentarne il numero.

Purtroppo con il tacito assenso di CGIL-CISK-UIL-Diccap l'Amministrazione ha deciso di bandire i concorsi per riassegnare due P.O. in tempo utile per aggirare l'istituzione della Città Metropolitana del 1° gennaio.

L'ennesima ingiustizia si è compiuta sulle spalle di tutti gli altri lavoratori.

In uno degli incontri con l'Amministrazione di fine 2013, dietro nostra esplicita richiesta di aprire la trattativa per la produttività, ci era stato comunicato che, qualora la Legge di Stabilità fosse stata approvata con il taglio di 1 mld di euro per le ex Province, il CCDI non sarebbe stato applicato né per i lavoratori né per le P.O. e nemmeno per i dirigenti.

Considerato che il taglio di 15 mln per la Città Metropolitana è stato confermato USB chiede all'Amministrazione di esprimersi al più presto di come intende comportarsi e di aprire la trattativa per  poter quantificare la produttività individuale e se è possibile reperire le risorse necessarie.

Invece se quello che ci era stato anticipato è confermato USB diffida l'Amministrazione.

O ci sono i soldi per tutti o non ci sono per nessuno. Se la produttività non potrà essere pagata devono essere bloccate immediatamente le PO (450.000 € c.a.) e il decentrato dei Dirigenti (1.000.000€ c.a.).

Altrimenti, se esiste un problema tecnico legato alla non approvazione del bilancio e la conseguenza degli impegni di spesa in dodicesimi, anche la produttività dei lavoratori deve essere erogata mese per mese a partire da gennaio, salvo conguaglio.

Dal 1° gennaio i lavoratori della ex Provincia di Genova sono lavoratori della Città Metropolitana, che subentra nei rapporti di lavoro.

C'è un paradosso nello Statuto appena approvato:  all'art. 32 , comma 2, si dice che “nell'organizzazione degli uffici e di servizi la Città Metropolitana persegue obiettivi e criteri di (…) contenimento dei costi, flessibilità, (…)”.

Inserire questa affermazione nella drammatica situazione economica attuale, quando ci stanno già tagliando tutto il tagliabile,  ci sembra  quantomeno poco appropriato.

USB chiede anche ai nuovi Amministratori della Città Metropolitana di avviare al più presto il percorso per arrivare al primo contratto decentrato del nuovo ente.