Direttiva ARAN per il rinnovo del Contratto degli Enti Locali e Regioni: ANCORA UNA VOLTA A PAGARE SARANNO SOLO I LAVORATORI

In allegato il Volantino impaginato e il testo integrale della Direttiva

Nazionale -

La direttiva emanata dall’Aran per il rinnovo del nostro contratto, un contratto per altro già scaduto da oltre 18 mesi e dal quale ci perverranno - chissà quando - ben pochi soldi, contiene non poche “oscenità”:


·    Attraverso l’applicazione del memorandum sul Pubblico Impiego sottoscritto fra Governo e CGIL, CISL, UIL si introdurranno all’interno del settore ulteriori  flessibilità nel rapporto di lavoro, adeguandolo a quanto esistente nel settore privato (Legge 30), come se il pacchetto Treu non avesse introdotto abbastanza guasti e precarietà nella Pubblica Amministrazione. Introduce inoltre ulteriori elementi di meritocrazia attraverso nuovi istituti di valutazione generalizzata delle prestazioni e dei servizi resi, in nome di una unificazione del sistema pubblico a quello privato.


·    Per quanto riguarda la retribuzione la direttiva prevede la modifica della struttura, non nel senso di un incremento, ma attraverso la riduzione di una serie di istituti contrattuali, primo fra tutti l’eliminazione delle progressioni orizzontali, che hanno rappresentato in questi anni l’unico percorso possibile di recupero salariale per una gran parte dei lavoratori. Si conferma ancora una volta il trasferimento di ulteriori pezzi della retribuzione da fissa a variabile, legandola totalmente alla discrezionalità della valutazione dei dirigenti. Contemporaneamente si vogliono innalzare ulteriormente i valori massimi delle retribuzioni di posizione e di risultato (trascinando le risorse fuori dal fondo e quindi riducendolo), erogando ancora più soldi alle P.O. e alle A.P., mentre la stragrande maggioranza dei dipendenti fatica ad arrivare a fine mese.


·    Si vuole poi introdurre - nell’ottica dello smantellamento e delle relative privatizzazioni dei servizi che loro chiamano ristrutturazioni (come quelle che hanno devastato l’industria italiana negli anni ’80 e ’90) - l’istituto degli ammortizzatori sociali (cassa integrazione), che dovranno accompagnare i lavoratori pubblici nell’esodo dal lavoro; esodo anticipato che sarà anche incentivato ricorrendo a specifiche risorse appositamente stanziate dagli Enti in simmetria con le disposizioni vigenti nei settori privati...: ma poi quanto ci daranno di pensione?


·    Ovviamente, per garantire che le manovre vadano in porto tranquillamente, si vogliono  togliere i diritti e le agibilità sindacali ai quei Sindacati che stanno fuori dal coro, impedendo agli stessi di convocare Assemblee e riunioni fra i lavoratori.


·    Da ultimo si avvia una sezione contrattuale specifica per le Regioni, che prelude alla costituzione di un comparto separato (conseguenza logica della riforma costituzionale del 2001), il cui effetto sarà quello di dividere ancora di più i lavoratori.



Ci hanno servito un bel minestrone, un bel regalo da un Governo che si definisce di centro-sinistra e che “racconta” di essere sensibile alle problematiche, alle condizioni di vita e alla stabilità del lavoro dei lavoratori pubblici e privati.

 

RESPINGIAMO LA DIRETTIVA ARAN AL MITTENTE!
DIFENDIAMO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE!
CHIEDIAMO UN CONTRATTO VERO!

TOGLIAMO LA DELEGA  A CGIL, CISL, UIL E FALSI  AUTONOMI CHE AVALLANO QUESTE SCELTE SCELLERATE!
ORGANIZZIAMOCI NEL SINDACATO INDIPENDENTE E DI BASE