Firenze. Precari ancora in piazza contro il decreto ammazzaprecari

In allegato il comunicato

Firenze -

Si è tenuto questo pomeriggio di fronte a Palazzo Vecchio in concomitanza con il Consiglio Comunale un presidio dei lavoratori precari (tempi determinati, co.co.co., interinali, esternalizzati) del Comune di Firenze.


I lavoratori sono tornati a manifestare per dire no a questa Finanziaria che si è dimenticata ancora una volta di loro, e per rivendicare il diritto alla stabilizzazione del posto di lavoro.


La situazione fra i lavoratori è estremamente drammatica: molti con il 31 marzo saranno mandati a casa, perché i contratti non sono prorogabili. Il decreto Milleproroghe che doveva affrontare attraverso una serie di emendamenti una modifica all’impianto dei contratti a termine, non è andato a buon fine. La situazione rimane pertanto grave sia per i lavoratori sia per gli stessi servizi degli Enti Locali (come il personale degli asili Nido della scuola dell’infanzia ecc.) nei quali è sempre più difficile operare sostituzioni e dove il continuo cambio di personale non è il miglior toccasana per il servizio.


Ci sono lavoratori, in particolare quelli delle piscine e delle attività mussali, che con il 31 Marzo cesseranno di avere un rapporto di lavoro più o meno diretto con il Comune e per i quali non si intravede un roseo futuro. Così come è necessario ripensare sull’organizzazione di una serie di servizi dati a terzi e nei quali i lavoratori operano di fatto alle dipendenze del Comune stesso.


Nel corso del presidio alcuni consiglieri ed esponenti politici (De Zordo, Pieri, Meucci, Nocentini, Baruzzi, Romanelli, Grassi) si sono intrattenuti con i lavoratori ascoltando le loro richieste ed impegnandosi a riportare in sede politica le loro ragioni.


Come RdB CUB rivendichiamo l’immediata apertura di un confronto a tutto campo con l’Amministrazione sui temi della precarietà del lavoro nel Comune di Firenze, e non ci accontenteremo che nell’incontro del 28 Febbraio ci vengano solo fornite cifre e vaghe indicazioni, perché i lavoratori hanno bisogno di certezze.


Dopo l’incontro se questo sarà insoddisfacente organizzeremo con i lavoratori nuove forme di lotta per rivendicare:


>    Una vera stabilizzazione per tutti i precari, Tempi determinati, Co.Co.Co., Interinali;


>    Per la reinternalizzazione dei servizi esternalizzati;


>    Contro ogni licenziamento.

 


 
Perché i politici non possono in campagna elettorale riempirsi la bocca con la lotta al precariato, e poi non agire localmente di conseguenza!


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