INIZIA la FINE dei CONTROLLI sulla MANUTENZIONE delle STRADE!

Milano -

Nonostante le dichiarazioni del Comune di Milano apparse in questi giorni sui quotidiani, in cui si vantava dell’efficacia dei controlli condotti dalla Civica Amministrazione sulle imprese esterne appaltatrici, denunciamo che la realtà è diametralmente opposta a quanto si vuole far credere!

L’Amministrazione sta infatti procedendo con un vero piano di smantellamento dei controlli alla manutenzione stradale, mascherato da piano riorganizzativo.

Tale piano prevede la totale chiusura del terzo reparto del Settore Manutenzione e la sottrazione di numerose competenze, nonché di organico, agli altri quattro reparti rimanenti sul territorio cittadino.

Siamo alle solite, il Comune dichiara buone intenzioni, a cui seguono pessime azioni; questa volta la situazione si rivela di una gravità estrema: il Comune sta smantellando il sistema interno dei controlli sulle opere realizzate dalle imprese private, grazie ai proventi derivanti dalle tasse che pagano tutti i cittadini!

Che garanzia avrà la cittadinanza milanese, che i propri soldi verranno spesi correttamente e non si disperderanno in mille rivoli, o peggio nelle tasche di qualcuno che fa il "furbo"?

Ricordiamo che da tempo RdB-CUB denuncia irregolarità all’interno dei Lavori Pubblici e che grazie alle nostre denunce sono emersi casi eclatanti, spesso accertati dall’intervento della Magistratura.

Comune di Milano, getta la maschera! Lo smantellamento dei controlli stradali avvantaggerà solo gli imprenditori disonesti che da sempre cercano in tutti i modi di ovviare ,sino al totale annullamento, i controlli pubblici, alfine di aumentare i propri guadagni, diminuendo gli standards previsti dai capitolati di appalto!

RdB-CUB darà battaglia a questo disastroso piano dismissivo, nel frattempo ha chiesto a tutte le rappresentanze politiche del Consiglio Comunale di esprimersi su quanto esposto e a breve riunirà tutti i lavoratori della Man. Strade (che in questa "riorganizzazione" vedono compromesso il loro futuro occupazionale) per decidere come rispondere allo smantellamento deciso da Palazzo Marino.

Milano 7 marzo 2005

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SETTORE MANUTENZIONE STRADE:
TRA RIORGANIZZAZIONE E SMANTELLAMENTO!

Con comunicazione avvenuta nel mese di Dicembre, poco prima delle festività natalizie, l’Amministrazione ha comunicato alle OO.SS. l’intenzione di attuare la riorganizzazione del Settore Manutenzione Strade, per garantire a tutti i lavoratori interessati la dovuta informazione sulle reali intenzioni del Comune di Milano.

Ricordiamo che ad oggi non sono avvenuti gli incontri previsti tra Comune e rappresentanze sindacali per entrare nel merito di questa riorganizzazione, che come potrete leggere prevede una serie di cambiamenti importanti, che andranno analizzati nella loro totalità: chiusura del terzo reparto, trasferimenti di personale, realizzazione di nuovi uffici, sottrazione e concentrazione di competenze,ecc..

In questi giorni appare comunque chiara l’intenzione dell’Amministrazione di procedere alla realizzazione di questo progetto in maniera unilaterale, sottraendosi al confronto con le parti.

Sembra che ormai, sia la prassi acquisita dal Comune di Milano; in egual maniera infatti sta avvenendo in altre realtà: nelle Direzioni Centrali 6, 10, 11, nei servizi ausiliari, nelle biblioteche, nei musei, nei cimiteri, ecc..

Riteniamo pertanto che, prescindendo dai contenuti, l’applicazione di questo processo riorganizzativo, senza i dovuti confronti sindacali sia da rigettare totalmente!

L’Amministrazione legittima questo modus operandi, attraverso gli accordi siglati tra governo e cgil,cisl e uil il 29 luglio 1993, gli accordi che hanno partorito la "concertazione".

Questi accordi, che la RdB/CUB si è rifiutata di firmare, sono la vera spada di Damocle sulla testa dei lavoratori, i quali vengono trasformati in mero strumento nelle mani dell’unico direttore d’orchestra: il datore di lavoro, con la benedizione dei sindacati firmatari!

Per questo dobbiamo pretendere (se vogliamo impedire nuovi scempi all’interno dei nostri posti di lavoro), l’abolizione di questi accordi, nati per concedere la nostra totale svendita agli interessi del datore di lavoro.

Anche la data la dice lunga, sulla bonarietà della concertazione: 29 luglio; proprio nel momento in cui tutti i lavoratori hanno le valigie in macchina e la testa in villeggiatura!

Data nefasta! Guarda a caso, undici anni dopo: 29 luglio 2004, è stata riutilizzata dal Parlamento per l’approvazione della nuova legge taglia pensioni e per lo scippo del TFR, con i soliti sindacati confederali, che a parole si dicono contrari, mentre nei fatti trattano con il governo per la costituzione dei fondi pensione nei vari comparti, che co-gestiranno, sedendo all’interno dei loro consigli di amministrazione.

Una valutazione su questa riorganizzazione comunque riteniamo sia doverosa esprimerla, dato che numerosi punti destano attenzione, perplessità e talvolta piena contarietà!

Appare ormai chiaro che nonostante il bilancio comunale impegni ingenti risorse economiche per la manutenzione delle strade della Città di Milano, la Giunta Albertini abbia l’intenzione di abbassare gli standard dei controlli che vengono eseguiti da questo Settore, che segue la progettazione e l’esecuzione delle opere realizzate dalle imprese esterne appaltatrici.

La chiusura del terzo reparto, la esigua dotazione di personale, insieme alla mancanza di formazione, alla carenza dei mezzi lo testimoniano senza timore di smentita.

E’ quindi inaccettabile che per far fronte al disimpegno di questa Amministrazione, si trasformino i lavoratori del Sett. Man. Strade in pendolari forzati, da trasferire all’abbisogna: il Comune deve investire per questo Settore in risorse umane e materiali (intanto sarebbe interessante conoscere le modalità di reclutamento del personale addetto al neo reparto Man. dei ponti e le ragioni che l’hanno generato).

Perplessità nascono altresì dal passaggio di alcuni compiti dai reparti esistenti ad uffici centralizzati di nuova realizzazione, sia per lo svilimento del controllo sul territorio (es. gestione degli enti), che per un estremo accentramento di delicate funzioni (es. contabilità), dove tra l’altro, tra le righe, si intravedono percorsi di carriera per pochi eletti.

Ci troviamo di fronte a passaggi di competenze, che accrescono il rischio della messa in discussione dell’esistenza stessa dei reparti dislocati sul territorio cittadino, che oggi è individuato con la chiusura del terzo reparto e che domani potrebbe essere esteso anche agli altri.

RdB-CUB in piena solitudine da anni denuncia che all’interno dei Lavori Pubblici, gravitano enormi interessi economici senza la necessaria trasparenza: dalle gare d’appalto, fino ai controlli delle opere eseguite, spesso in odor di illegalità, dove i controlli pubblici si riducono a pura formalità, in cui i "furbi" riescono ad anteporre i propri interessi a quelli della collettività.

Grazie alle nostre denunce in numerosi casi sono emersi illeciti, alcuni sfociati in azioni giudiziarie da parte della Procura della Repubblica, che ha accertato quanto esposto.

La domanda quindi sorge spontanea: la chiusura del terzo reparto va nella direzione del miglioramento e dell’aumento dei controlli manutentivi o nella direzione opposta?

Senz’altro questa chiusura farà la felicità di chi i controlli comunali li mal digerisce!

Ciò detto ci aspettavamo da parte della Civica Amministrazione una riorganizzazione del Settore Manutenzione Strade, che si ponesse su altre basi: cioè sull’investimento non sulla chiusura dei reparti; cioè su un ampliamento della dotazione organica e sulla sua formazione professionale non su mobilità forzate che non risolvono le attuali carenze; una distribuzione e una territorializzazione delle competenze non un loro accentramento; possibilità di progressioni professionali e di carriera per tutti non per pochi.

Per questo ricordiamo ai nostri Amministratori:

che il Settore Manutenzione Strade si occupa della progettazione, della esecuzione, dei controlli delle opere stradali, che imprese esterne al Comune di Milano realizzano per suo conto, grazie ai proventi derivanti dalle tasse che pagano tutti i cittadini;

che il bilancio comunale ogni anno stanzia importanti quantità di denaro pubblico per la manutenzione stradale e per la realizzazione di nuove opere, per cui si rende necessario appurare che queste somme siano spese correttamente andando a buon fine;

che i lavoratori del Settore non sono pacchi postali da trasferire a piacimento e che non debbano essere trattati da compensatori delle carenze strutturali, dovute a scelte di carattere politico.

Questi sono in sintesi i motivi per cui RdB-CUB ritiene doveroso il confronto con l’Amministrazione in merito a questo progetto di riorganizzazione che riteniamo vada sostanzialmente rivisto.

(Chi fosse interessato a ricevere il doc. integrale sulla riorganizzazione contatti l’RdB-CUB Milano)

Milano 03.03.2005