Milano. Servizi Educativi: stato di agitazione se Palazzo Marino non deciderà la soluzione delle vertenze sarà SCIOPERO!
Giovedi 8 febbraio ennesimo incontro tra RdB-CUB e Comune alla Prefettura di Milano, da noi richiesto, per smuovere le acque stagnanti in cui la nuova giunta sta impantanando, attraverso trattative senza sbocco concreto, le problematiche, le aspettative, le rivendicazioni dei lavoratori dei servizi educativi e ausiliari, scientificamente sparpagliati in diversi settori ed aree dalla riorganizzazione Moratti in nome della più classica logica padronale del dividi et impera!
Alle nostre rivendicazioni, le solite che si trascinano da anni, si aggiungono quelle derivanti dalla riorganizzazione in corso, scelte che riteniamo inaccettabili. Piante organiche ormai ridotte al lumicino che aumentano a dismisura i carichi di lavoro per commessi ed educatrici, rapporti numerici esasperati con conseguente peggioramento dei servizi all’utenza, mentre non si intravedono percorsi certi per ottemperare agli impegni sottoscritti di assunzione dei precari storici.
A questo si aggiunge la mancata soluzione del bi-livello, dell’indennità di reperibilità, del rispetto del calendario scolastico.
Per i docenti delle ex Civiche va anche peggio, divisi in due tronconi, in due aree diverse, stanno subendo un attacco storico, che attraverso l’ostinata volontà del Comune nell’applicare a proprio favore il CCNL, rischiano di perdere la qualifica di DOCENTE divenendo semplici funzionari, con le conseguenze devastanti che si possono immaginare, sia sul piano della continuità del servizio che su quello professionale, occupazionale.
Ma non solo, la forza demolitrice di "Morattila" si spinge a scardinare le normative vigenti che parificano le ex Civiche alle Scuole Statali, introducendo il principio per cui l’ora scolastica è di 60 minuti, in barba agli attuali protocolli e al contenuto dei contratti di lavoro individuali.
Abbiamo ribadito la netta ed assoluta contrarietà a questa operazione distruttiva, che l’Amministrazione intende porre in essere grazie ad un contratto che non riconosciamo, che non abbiamo sottoscritto, al contrario di CGIL-CISL-UIL che con le loro firme hanno determinato le basi degli sconquassi che oggi si manifestano contro gli interessi, sulla pelle dei lavoratori.
RdB-CUB ha pertanto richiesto al Comune di Milano un passo indietro, una revisione totale dei protocolli sin qui portati ai tavoli, attraverso l’assunzione delle nostre richieste vertenziali e l’apertura di tavoli tecnici per l’applicazione immediata dell’accordo sulla trasformazione dei contratti di lavoro da tempo determinato a indeterminato. Ha indetto in prima battuta lo stato di agitazione per tutto il personale dei servizi educativi e ausiliari dei nidi, materne e civiche scuole, preparandosi, sentiti i lavoratori interessati, alla dichiarazione di sciopero.
Respingiamo questa riorganizzazione…
…respingiamo la MalEducazione…
…della giunta Moratti.