NOI NON CI SAREMO!
Rdb dopo aver consultato la propria base decide di non partecipare allo sciopero del personale scolastico ed educativo del 6 Dicembre contro la firma del contratto decentrato dello scorso 18 Ottobre.
Perché non ci saremo? Abbiamo ponderato a lungo le richieste che ci provenivano da alcuni settori lavorativi e che ci chiedevano di unificare i percorsi di lotta tra tutte le sigle sindacali che si oppongono ai disegni dell’amministrazione comunale.
Per questo abbiamo chiesto tanto al CSA che all’USI di costruire assieme un percorso di lotte che costruisse un clima generale - tanto tra lavoratrici e lavoratori, che tra la cittadinanza (leggi genitori) – per arrivare congiuntamente a una forte iniziativa unitaria.
Ci è stato risposto che la fase avanzata di preparazione dello sciopero non permetteva ulteriori slittamenti.
E’ una decisione che rispettiamo, così come rispettiamo le decisioni che assumeranno i singoli lavoratori nella propria coscienza.
Invitiamo tuttavia i lavoratori a chiedersi su quale piattaforma si troveranno a scioperare.
Noi abbiamo percepito che tutto lo scontento lamentato nelle assemblee, scritto in decine e decine di petizioni ed espresso anche con la cancellazione dalle sigle sindacali che hanno sottoscritto il contratto decentrato, manifestasse un contrasto che non è riconducibile alla sola monetizzazione della flessibilità. E’ un’idea diversa di servizio quella che ci è stata proposta dai protagonisti della scuola, che configge con quella disegnata da amministrazione e sindacati confederali negli accordi sottoscritti.
Abbiamo percepito che si vuole partecipare alle scelte, garantire un lavoro di cura che non trasformi i servizi scolastici ed educativi in una catena di montaggio finalizzata alla produzione. Abbiamo colto l’opposizione ferma alla privatizzazione strisciante di questo delicato settore. Abbiamo colto il disagio e la difficoltà di tutto quel "mare" di precariato che aspetta da tanti anni una stabilizzazione e si vede oggi restituito – senza tanti complimenti – al mercato del lavoro per ragioni di cassa (tutte da verificare).
Crediamo sia stata offesa la dignità di chi lavora e calpestati i diritti proprio da chi dovrebbe difenderli, quando emissari del dipartimento o dirigenti dei municipi hanno minacciato ritorsioni nei confronti di chi non si allineava alle nuove griglie organizzative.
Vorremmo però che lo sciopero divenisse un momento importante di lotta in grado di unire assieme lavoratori e cittadini.
Non ci sembra questo il caso. Per ciò non possiamo far altro che proseguire nel percorso già intrapreso anche se in beata solitudine (non è la prima volta!)
Rdb conferma quindi – per il prossimo 15 Dicembre in tutti i municipi - l’indizione del referendum per la cancellazione dell’accordo sindacale che impone la flessibilità selvaggia, le griglie organizzative, l’attribuzione di punteggi aggiuntivi per le precarie che "non si ammalano".
Allo stesso tempo raccoglierà le firme dei genitori su delle cartoline-simbolo da inviare al Sindaco di Roma.
Invitiamo tutti coloro che volessero aderire al comitato referendario a mettersi in contatto con le strutture della nostra federazione.