Oltre 760 GIORNI SENZA CONTRATTO, e ci sta per piovere addosso un nuovo bidone!
Per chi se ne fosse dimenticato, sono trascorsi oltre 760 giorni dalla scadenza del nostro contratto nazionale, un periodo abbastanza lungo ci sembra, nel quale da chi è alla "guida del vapore" ci è stato venduto di tutto.
Vi ricordate colleghi il 27 maggio 2005 e i volantini trionfalistici con i quali CGIL,CISL,UIL e il loro codazzo di finti autonomi, gridavano e annunciavano la firma del contratto per i lavoratori degli enti locali?
Ebbene oggi 2 Febbraio 2006 , quindi oltre 8 mesi dopo e con il contratto già scaduto, non solo non abbiamo visto una lira, ma le nostre retribuzioni si sono ulteriormente impoverite; e quello che ci attende alla luce della direttiva ARAN per il rinnovo del nostro contratto è sicuramente un nuovo accordo a perdere.
Per fare chiarezza sulla parte economica, in sede di trattativa con l’Aran è emerso chiaramente che l’aumento tabellare medio calcolato sulla posizione economica C2 sarà di circa 80 euro a regime con i seguenti scaglionamenti 33.53 euro dal 1. gennaio 2004 , 43,33 euro dal 1 gennaio 2005 e 3,80 euro da 1 gennaio 2006, più 8.79 Euro sulla retribuzione accessoria (senza la garanzia che vengano percepiti da tutti). Addirittura meno del già miserrimo 5,01 % di incremento previsto dall’accordo burla del 27 Maggio 2005, questo produrrà sulle nostre retribuzioni un ulteriore impoverimento del potere di acquisto, allargando inoltre ulteriormente il divario fra le retribuzioni dei lavoratori degli Enti Locali e i restanti lavoratori del Pubblico Impiego.
Come se tutto ciò non fosse sufficiente ci vogliono togliere altri soldi dal fondo con la scusa di semplificare "la struttura retributiva" stralciando quindi le retribuzioni delle cosiddette P.O. (Posizioni Organizzative), noi crediamo che questo non debba passare e che i soldi per le P.O. nel caso le Amministrazioni li vadano a pescare dal fondo per la Dirigenza evitando così che a pagare ed a fare sacrifici siano sempre i soliti.
VERGOGNA, è proprio il caso di gridarlo all’indirizzo di un Governo che da un lato protegge e giustifica gli "scalatori di banche" e dall’altro continua a mortificare centinaia di migliaia di lavoratori che non riescono più ad arrivare a fine mese. Ma la stessa Vergogna dovrebbero provarla quei sindacati che in nome delle compatibilità e attraverso accordi truffa hanno eliminato tutti gli automatismi salariali che permettevano una difesa anche se pur parziale del potere di acquisto delle retribuzioni dei lavoratori.
E’ ora di cambiare musica e suonatori, vogliamo aumenti salariali veri in paga base per tutti, che permettano un reale recupero del potere di acquisto degli stipendi, e che permettano altresì la perequazione fra le retribuzioni dei lavoratori degli Enti Locali e gli altri lavoratori del Pubblico Impiego.
Vogliamo lo sblocco delle assunzioni che porti alla stabilizzazione dei posti oggi ricoperti da migliaia di lavoratori precari che garantiscono il funzionamento di servizi e uffici, e lo stop definitivo ad ogni operazione di esternalizzazione e privatizzazione dei servizi che devono invece restare a conduzione e gestione pubblica.
Respingiamo gli accordi bidone
e rilanciamo la mobilitazione in ogni luogo di lavoro!
DIAMO FORZA AL SINDACALISMO INDIPENDENTE E DI BASE,
RdB CUB, L’UNICA VOCE FUORI DAL CORO !