Pochi, maledetti, ...ma non subito!

Contratto Enti Locali 2002-2005

(Volantino RdB)

Roma -

 E' tragico dover constatare che le più nere previsioni si avverano sempre e dover ripetere "ve l'avevamo detto!".Quando nel febbraio 2002 venne sottoscritto l'accordo tra governo e cgil,cisl,uil che impegnava ad aumenti di 100 euro per i dipendenti pubblici, RdB denunciò immediatamente gli imbrogli di quell'accordo sostenendo che si trattava solo di fumo per mascherare l'impossibilità di fare i nuovi contratti scaduti il dicembre precedente e che, se tutto andava bene, i contratti si sarebbero conclusi nel 2003; comunque non si sarebbero visti nemmeno quei famosi 100 euro che non coprivano neanche l'inflazione.Oggi, a distanza di due anni, dobbiamo prendere atto che avevamo sbagliato: eravamo stati ottimisti!Gli aumenti reali saranno di circa 52 euro medi netti, ma chi aveva fatto i conti sulla possibilità di racimolare quattro soldi di arretrati per natale 2003 può mettersi l'anima in pace: il testo della preintesa del CCNL nei prossimi giorni sarà inviato al vaglio della Corte dei Conti e, se non ci dovessero essere osservazioni di questa, verrà rimandato alla firma definitiva tra fine dicembre e gennaio.Solo successivamente gli enti dovranno predisporre gli atti per mettere in pagamento quanto previsto da contratto che potrà arrivare ai lavoratori con la retribuzione di febbraio 2004.

Chi dobbiamo ringraziare di tutto questo?

Certamente il governo che riesce a far bene il suo lavoro, cioè riuscire a risparmiare soldi sulle spalle dei lavoratori mentre nello stesso tempo regala miliardi in condoni e incentivi alle imprese continuando anche a tagliare risorse agli enti locali.
Ma un ringraziamento altrettanto caloroso va a cgil,cisl,uil per aver cercato di tranquillizzare i lavoratori in questi due anni, avendo firmato l'accordo del febbraio 2002 alla scadenza del contratto per non chiedere l'indennità di vacanza contrattuale e firmando la preintesa del CCNL ad ottobre 2003 evitando un autunno caldo negli enti locali con l'imbroglio dei 106 euro di aumento e dei ricchi arretrati da riscuotere. Tant'è che si sono ben guardati da sollecitare il governo o fare la voce grossa per ottenere una immediata applicazione del contratto, aiutando anche quel birichino di Tremonti a far quadrare i conti della finanziaria.
I lavoratori devono prendere coscienza da quale parte stanno lor signori, ma soprattutto devono scegliere da che parte stare: difendere i propri interessi e quelli dei cittadini o continuare a pagare per fare gli interessi dei vari governi, poteri economici e sindacati concertativi.
E ricordiamo sempre la partita che si sta giocando sulle nostre liquidazioni nel teatrino della concertazione.
Tutta la pantomima a cui assistiamo in questi giorni, con cgil,cisl,uil che fanno prove di forza attraverso la piazza e il Governo che adotta la linea dura, serve solo a sancire il ripristino della concertazione, che il Governo aveva nei fatti cancellato, e il cui obiettivo è il via libera a ulteriori tagli alle pensioni in cambio della gestione dei fondi pensione finanziati con il TFR (cioè le nostre liquidazioni).

RdB non ci starà mai

Dopo lo sciopero del 7 novembre e la manifestazione nazionale a Milano per ribadire il NO a ulteriori tagli alle pensioni, ma anche NO alla riforma Dini che è stata la madre di tutte le tragedie (e che cgil,cisl,uil hanno sempre difeso) è il momento di portare le rivendicazioni e la conflittualità in tutti i posti di lavoro.

L'unico modo che conosciamo per ribaltare questa situazione è costruire iniziative di lotta:

- prepariamoci ad affrontare la contrattazione decentrata sostenendo una piattaforma che stravolga i contenuti del CCNL nazionale e faccia recuperare salario e dignità ai lavoratori;
- sostieniamo le lotte e partecipiamo alle iniziative di RdB;

Lavoratori, basta farsi imbrogliare!
Scegli di stare dalla tua parte,
abbandona il sindacato concertativo, dai forza e lotta con RdB!