Precari comune di Roma: IPOTESI DI ASSUNZIONE!
UN ACCORDO CHE GETTA FUMO NEGLI OCCHI DEI LAVORATORI
Con l’accordo del 4 Novembre l’amministrazione comunale e cgil-cisl e uil hanno ipotizzato che – se la finanziaria lo consentirà – potranno essere stabilizzate 2000 lavoratrici precarie nell’arco di due anni.
Con lo stesso accordo vengono ridotti gli organici dei nidi, si adottano misure restrittive nella scuola dell’infanzia e si dà il via libera alla definitiva privatizzazione dei servizi ausiliari o alla loro mobilità verso altri settori (OSSE, AEC, CUOCHI, etc.)
Infatti le tanto sbandierate - quanto ipotetiche – assunzioni, risultano insufficienti a coprire il turn over e l’incremento d’organico, dovuto ai servizi aperti nell’ultimo quinquennio.
Questo determina inevitabilmente uno scadimento generale della qualità dei servizi per l’infanzia e un peggioramento delle condizioni dei lavoratori del settore.
Nonostante l’accordo possa ancora subire ulteriori elaborazioni (senza il minimo apporto da parte di coloro che ne subiranno le conseguenze) è però possibile tracciare le linee generali del prezzo che i lavoratori dovranno pagare.
· Riduzione degli organici dei nidi –
L’accordo prevede la riduzione di personale educativo da 15 a 14 le unità per i nidi con apertura 7,00/18,00- da 14 a 13 per i nidi con apertura 7,00 16,30- da 10 a 9 per i nidi che accolgono 40 bambini.
Da una parte si afferma di voler assumere 655 educatrici, dall’altra si eliminano centinaia di posti di lavoro!
· Unificazione del ruolo delle insegnanti di sezione e insegnanti di sostegno -
Anche in questo caso, da un lato si propongono i GID (gruppi di integrazione dell’handicap), dall’altro vengono disattese le belle intenzioni non garantendo il sostegno ai bambini diversamente abili quando si verifica l’assenza di una delle due insegnanti (come già si è verificato nell’anno di sperimentazione)
· Riduzione drastica degli incarichi di breve durata
Stride l’affermazione del valore educativo dei servizi quando non vengono garantite quelle sostituzioni indispensabili per la realizzazione dei progetti educativi ed il mantenimento di quegli stessi servizi!
A questo serviva agitare lo spauracchio FARMACAP?
RdB è dell’avviso che questo accordo rappresenta l’ennesimo "fumo negli occhi" di chi lavora nel settore e si è persa l’ennesima occasione di avviare:
· una revisione al rialzo delle previsioni organiche determinate dall’incremento del numero dei nidi e delle scuole dell’infanzia e alla immediata stabilizzazione del personale precario attualmente impiegato pari proprio a 2000 unità;
· un controllo capillare della spesa sulle manutenzioni delle strutture scolastiche (la vera voragine dell’incremento dei costi del servizio);
· una revisione del contratto decentrato che annulli il punteggio aggiuntivo per le precarie obbligate a rinunciare ai loro diritti individuali (malattia, maternità, etc.).
Crediamo che sia necessario abbandonare le concertazioni a perdere e rilanciare il protagonismo delle lavoratrici e dei lavoratori interessa
Contro questo ennesimo accordo-bidone e contro la finanziaria rilanciamo i nostri prossimi appuntamenti.
17 Novembre SCIOPERO GENERALE
manifestazione regionale con partenza da Piazza di Porta Pia alle 9,30
21 Novembre assemblea dei precari e delle precarie del Comune di Roma
presso la sede della Federazione (metro A fermata Numidio Quadrato) alle 16,00
8 novembre 2006 - Apcom
COMUNE ROMA/ DUEMILA PRECARI ASSUNTI NEI SERVIZI PER L'INFANZIA
Così 13 nuovi nidi. Veltroni: "Con sindacati un accordo modello"Roma - "E' un accordo modello, un prototipo di importanza straordinaria che si potrà mettere in campo anche per altri pezzi dell'amministrazione, la dimostrazione che sensibilità sociale e innovazione possono andare di pari passo". Il sindaco di Roma Walter Veltroni ha così commentato il protocollo siglato ieri da Comune e organizzazioni sindacali che porterà ad un piano di assunzioni di lavoratori precari "senza pari in altre città e nella storia del Comune" e ad un piano di ampliamento dei servizi di asilo nido "garantendo alle famiglie più posti ed alta qualità".
L'accordo - firmato dai sindacati Rsu, Cgil-Fp, Cisl-Fps, Uil-Fpl, C.S.A. e Diccap - prevede l'inserimento in ruolo entro i prossimi due anni scolastici di 2 mila educatrici degli asili nido ed insegnanti di scuola dell'infanzia che abbiano maturato almeno tre anni di lavoro subordinato (1.062 entro il 2007, di cui 500 a partire dall'1 gennaio; le restanti 838 assunte entro l'1 settembre 2008).
La razionalizzazione organizzativa e il contenimento dei costi conseguenti all'accordo consentiranno di incrementare il servizio con l'apertura di nuovi nidi con l'escusivo impiego di personale educativo comunale: a partire da gennaio 2007 verranno aperti 13 nuovi nidi per 800 bambini (solo 5 saranno gestiti da Farmacap). Sempre attraverso la riorganizzazione del servizio, nell'arco del prossimo biennio il numero degli educatori per nido passerà, con gradualità, da 15 a 13 (14 nel 2007 e 13 nel 2008), mantenendo invariato il rapporto di un'educatrice ogni sei bambini tramite una più efficiente organizzazione della presenza delle educatrici. La stabilizzazione dei precari premetterà una riduzione delle supplenze di breve durata sia nei nidi che nelle scuole dell'infanzia.
In questo modo, ha continuato Veltroni, "stabilizziamo persone facendole uscire dalla condizione di precariato che in qualche caso si è protratta fino ad un'età nella quale la precarizzazione della vita diventa un inferno per le persone. E lo facciamo perché insieme alle organizzazioni sindacali siamo riusciti ad introdurre ulteriori elementi di razionalizzazione, che ci consentono di recuperare delle risorse e di centrare questo obiettivo".
Inoltre "stiamo per portare in Giunta quella delibera che prevede che avranno punteggi maggiori nelle gare quelle imprese che si presenteranno con un progetto di stabilizzazione dei lavoratori che sarebbero assunti nel caso in cui la gara fosse vinta, perché la precarietà della vita - ha concluso Veltroni - è un dramma per milioni di ragazzi e adulti nel nostro paese".
Contro l'intesa si è espresso il sindacato RdB, che per il 17 novembre ha indetto uno sciopero generale contro "questa ipotesi di assunzione".8 novembre 2006 - Dire
SCUOLA ROMA. VELTRONI: ACCORDO STORICO SU PRECARIATO
FARA' DA MODELLO ANCHE PER ALTRI SETTORI DELL'AMMINISTRAZIONE.Roma - Il sindaco lo ha definito senza esitazione un "accordo storico, di grandissima importanza". Il Comune di Roma, infatti, insieme alle organizazioni sindacali, quelle dei settori Scuola e Funzione pubblica, ha siglato l'intesa per la stabilizzazione di 2.000 precari che lavorano nei servizi dell'infanzia, ovvero nidi e scuole materne. Una possibilita' aperta dalle nuove disposizioni contenute in Finanziaria, che andra' di pari passo con l'incremento del servizio attraverso una razionalizzazione di risorse e costi. Contrasto della precarizzazione, miglior impiego delle disponibilita' esistenti, ma, al contempo, un incremento del servizio: sono questi gli obiettivi che si prefigge, dunque, l'accordo. "La stabilita' sara' garantita ai lavoratori grazie ad una maggiore efficienza e ottimizzazione delle risorse pubbliche" e' stato spiegato oggi, infatti, in Campidoglio dove, a presentare il piano, sono stati lo stesso sindaco Walter Veltroni, gli assessori alla Scuola e al Personale, Maria Coscia e Lucio D'Ubaldo, e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali firmatarie (Rsu, Cgil, Cisl e Uil per il comparto della Funzione pubblica, Csa e Diccap). "Si tratta di un accordo modello- ha spiegato Veltroni- che dimostra che sensibilita' sociale e innovazione possono andare di pari passo. Un tipo di intesa che intendiamo esportare anche in altri settori dell'amministrazione e non solo: a breve presenteremo un provvedimento che premiera', nella selezione per le gare pubbliche, le aziende che daranno stabilita' ai lavoratori'". Nei prossimi due anni- conferma il sindaco- saranno stabilizzati 2.000 precari della scuola che abbiano maturato almeno tre anni di lavoro subordinato, si tratta soprattutto di donne". L'accordo prevede che le prime 1.062 assunzioni in ruolo avvengano entro il 2007, di cui 500 a partire dal primo gennaio.Le restanti 838 avverrano entro il primo settembre 2008, secondo modalita' e limiti stabiliti dalla nuova legge Finanziaria. I posti saranno assegnati a quelle 2.000 operatrici che ogni anno vengono reclutate con contratti di 12 mesi. "In particolare, stando ai dati che abbiamo oggi e alle graduatorie- spiega l'assessore Coscia- si parla di circa 1.300 docenti della scuola dell'infanzia e circa 700 educatrici dei nidi. Fuori dal compiuto rimarranno invece 1.500 precari che, pero', fanno solo supplenze brevi di pochi giorni. Comunque- aggiunge- ora cominciamo con 2.000 lavoratrici, poi ce ne saranno altre centinaia". L'accordo non prevede solo l'abbattimento del precariato "storico", ma un contenimento dei costi e una razionalizzazione organizzativa che consentiranno di incrementare il servizio con l'apertura di 80 nuovi nidi in cinque anni con l'uso esclusivo di personale comunale. I primi 13 arriveranno a gennaio, per oltre 800 bimbi e, cosi', per la prima volta a Roma, sara' superata la soglia dei 15mila iscritti nei nidi. "Viene superata, dunque- ha spiegato Veltroni- l'opzione Farmacap che gestira' solo 5 nidi". Asili che, peraltro, secondo quanto annunciato oggi dalla Cgil in conferenza, verranno presto reinternalizzati, forse gia' entro l'anno. Contro la privatizzazione di queste strutture si erano scagliati gli stessi sindacati. La riorganizzazione del servizio prevede anche la diminuzione di educatori per nido: passeranno da 15 a 13 "come avviene gia' nelle altre citta'", ha sottolineato Veltroni. Il passaggio sara' graduale: le operatrici saranno 14 nel 2007 e 13 nel 2008. Quelle in esubero andranno nei nuovi nidi aperti che, quindi "non costituiranno un onere aggiuntivo per il Comune", ha detto Veltroni. Nelle strutture, comunque, non ci saranno disagi: sara' rivista la compresenza e la turnazione degli insegnanti per coprire al meglio le classi. Coscia ha poi ricordato che ci sara' "una progressiva esternalizzazione dei servizi ausiliari, un uso piu' razionale delle supplenze brevi". I sindacati firmatari sono stati concordi nel definire l'accordo storico. Ma rimane una voce fuori dal coro: quella di Rdb. Le rappresentanze di base del pubblico impiego (che non sono pero' firmatarie dell'accordo) annunciano, infatti, uno sciopero generale, il 17 novembre, con una manifestazione che aprtira' da Porta Pia e contestera', sostanzialmente, l'intesa siglata accusata di ridurre, con la razionalizzazione, gli organici dei nidi. Mentre il 21 ci sara' un'assemblea dei precari del Comune.