PRESIDIO PRECARI AL COMUNE DI MILANO
Riuscitissima l’iniziativa di oggi dei precari del Comune di Milano. Alle 17.30 un affollatissimo presidio di personale precario dei vari settori del Comune di Milano (circa 400 lavoratori) si è dato appuntamento davanti a Palazzo Marino con striscioni, bandiere, slogan e tante parole d’ordine contro la politica della Giunta Alberini che mentre fa sapere a 3500 lavoratori con rapporto di lavoro precario che difficilmente verranno richiamati (obbligando alla chiusura interi servizi pubblici) approva una delibera che rinnova ai dirigenti esterni il rapporto di lavoro per 3 mesi stanziando 1.129.789,00 euro.
I lavoratori precari manifestano "Contro i tagli previsti dalla Finanziaria agli Enti Locali che bloccano o accorciano i rinnovi dei contratti a tempo determinato" "Contro lo sfruttamento del personale con contratti a tempo o affittati dalle agenzie di lavoro interinale" "Per la parità di diritti fra lavoratori a tempo determinato e a tempo indeterminato"
Il Presidio si è protratto fino alle 19.30 mentre una folta delegazione di precari saliva per un incontro con i capigruppo consiliari.
RdB/CUB chiede l’apertura immediata di un tavolo di trattativa fra Amministrazione e Organizzazioni Sindacali sulle politiche occupazionali, per graduatorie temporanee triennali come previsto dalle norme vigenti, per la trasformazione del rapporto di lavoro da precario a tempo indeterminato.
Questa è solo un primo momento del percorso di lotta intrapreso da RdB/CUB con i precari comunali. Sabato scorso è stato infatti dichiarato lo stato di agitazione di tutti i precari comunali e si è intrapreso il percorso di conciliazione con il Prefetto che porterà ad una dichiarazione di sciopero per una intera giornata alla fine del mese.
--------------------------------------
Articolo del 14 marzo 2006 - Il Giorno
LAVORO Sono 3500 i lavoratori precari in attesa del rinnovo del contratto. A rischio chiusura biblioteche e servizi sociali
L’esercito degli invisibili presidia Palazzo Marino
di Stefania Consenti
MILANO — Lavoratori precari comunali, avanti tutta. Stanchi di essere invisibili quando invece assicurano l’apertura di servizi importanti, di sentirsi dire che «non ci sono soldi per i contratti» e di vedersi sfumare una concreta possibilità di assunzione, ieri pomeriggio hanno presidiato Palazzo Marino in concomitanza della seduta del Consiglio comunale, pronti a farsi ricevere dai gruppi consiliari di maggioranza e minoranza.
«Questa giunta non ha alcun pudore — spiega Daniela Cavallotti, del coordinamento Rdb-Cub precari Comune di Milano —. Mentre rischiano la chiusura centinaia di servizi del Comune perchè, ufficialmente, l’ente per mancanza di fondi non vuole rinnovare i contratti a 3500 precari che ne garantiscono il funzionamento, il 17 febbraio scorso con una delibera di giunta sono stati prorogati ben quaranta contratti a termine per dirigenti pari a circa un milione 130 mila euro per soli tre mesi di rinnovo».
Eppure, fanno sapere i sindacalisti, i 3500 precari garantiscono l’apertura di biblioteche rionali, servizi sociali e servizi agli handicappati. Solo nel settore educazione e nidi sono cinquecento gli occupati stabilmente ma con contratti vari e nel settore Finanza e tributi si sfiora addirittura il 70% del precariato.
«Una mappa organica non l’abbiamo ancora — sottolinea Cavallotti —, ma un primo passo l’abbiamo fatto e cioè abbiamo costituito un coordinamento regionale dei precari. Lo scopo è di dichiarare lo sciopero generale del personale precario che intendiamo fare a fine mese. Noi più volte abbiamo chiesto all’amministrazione un incontro che ci è stato finora sempre negato per definire il piano occupazionale».
Il sindacato Rdb-Cub chiede anche «contemporaneamente il ritiro della delibera di proroga per i dirigenti, l’apertura di un tavolo di trattativa sul precariato, rivendicando la conferma di tutto il personale precario ora operante e alla trasformazione del rapporto di lavoro da precario a tempo indeterminato».
È ormai da diverso tempo che i precari milanesi sono in agitazione, alla ricerca di forme di protesta assolutamente nuove per diventare un po’ più visibili. L’ultima manifestazione, non più tardi di un mese fa, li ha visti infatti riuniti in massa a protestare sotto il Pirellone. Ma quello di ieri è stato il primo presidio per i precari comunali.