Provincia di Genova. Ddl Delrio alla Camera. Possiamo ancora fermarlo!
In allegato il volantino
A differenza delle fantasiose interpretazioni che stanno girando, il ddl Delrio è purtroppo ancora vivo e vegeto, basta guardare il calendario dei lavori della Camera dei Deputati. La Commissione Affari Costituzionali lo ha emendato, ma le eventuali modifiche, se approvate, non cambierebbero la negatività del provvedimento.
In questo momento la Camera dei Deputati ha tre possibilità:
> approvare il ddl Delrio con gli emendamenti e/o modificarlo ulteriormente.
>bocciare definitivamente il provvedimento (nulla vieta che poi ne presentino un altro).
>il Governo potrebbe porre la fiducia sul testo originale.
Il relatore della Commissione si è dimesso e lo ha fatto con argomentazioni ancora più trancianti nei confronti delle Province, sostenendo che il ddl Delrio è inadeguato a raggiungere l'obiettivo di un risparmio consistente. Senza dimenticare che è ancora in piedi il Decreto Costituzionale che mira, modificando il Titolo V della Costituzione, a cancellare le Province.
Nella legge di stabilità, che è ora in discussione alla Camera e sulla quale il Governo porrà la fiducia, sembra che sarà inserito un emendamento che prorogherà il commissariamento delle Province al 30 giugno.
La campagna denigratoria contro noi lavoratori è ancora all'ordine del giorno e basterebbe ascoltare Radio 24 o leggere i giornali tipo il Corriere e/o La Stampa.
I tagli enormi al bilancio delle Province sono più che mai attuali, tutti gli EELL continuano a subirne di nuovi con rischi enormi per i servizi ai cittadini e per i nostri salari e per il nostro lavoro.
Non basterebbe far ritirare il ddl, occorre convincere l'opinione pubblica che è un errore abolire le Province. Errore economico, ma anche politico. Abolire livelli Istituzionali vuol dire togliere ai cittadini la possibilità di scegliere i propri rappresentanti. Moltiplicare i centri di costo e sacrificare decenni di presenza sul territorio e altissime professionalità significerebbe spendere molto di più.
Perchè CGIL-CISL-UIL difendono l'ipotesi di soppressione? Perchè sostengono la teoria “tranquilli il Ddl Delrio non c'è più”?
Semplicemente perchè sostengono con tutte le loro forze il Governo Letta.
Perchè anche loro condividono le politiche europee di riduzione dei servizi, privatizzazioni e diminuzione dei dipendenti pubblici. Perchè con tutti i loro tentacoli pensano di potersi dividere fette della ambitissima torta dei fondi europei.
La rabbia dei lavoratori delle Province sta crescendo, insieme stanno crescendo anche la consapevolezza che solo lottando si può modificare il corso degli eventi.
USB è l'unico sindacato a battersi contro una riforma che porterà a ingovernabilità del territorio, a mobilità ed esuberi. USB difende la parte sana delle Province e lo fa insieme a delegati liberi e indipendenti in tutte le parti d'Italia (ricordiamo che anche la Rete 28 Aprile in CGIL ha dichiarato di condividere le ragioni della protesta). Senza contare che sono ormai centinaia le dichiarazioni a tutti i livelli che denunciano la demagogia del provvedimento.
La straordinaria partecipazione alla nostra assemblea della settimana scorsa, il grande interesse nei confronti dello sciopero dei lavoratori delle Province e l'alta adesione alla manifestazione di Roma ci dicono che vincere è possibile.
Ricordatevi che quelli che ora vi dicono che non c'è più pericolo, sono gli stessi che hanno firmato il Protocollo d'intesa, che prevede esuberi e mobilità, con il Governo, la Conferenza delle Regioni e l'ANCI e sono gli stessi che hanno provato a vendervi i fondi pensione.
Contro il Provincicidio il 6 dicembre Sciopero dei lavoratori delle Province
( a Genova è stato Proclamato anche per i lavoratori dell'indotto)
Manifestazione a Roma con inizio alle 10,30 in via della Stamperia.
Treno da Genova in partenza alle ore 6 da Principe.
USB-PI Liguria