Roma. LA POLITICA DEL "NON ASCOLTO". Veltroni come il Dottor Jekill & Mister Hyde
Le “belle” parole del discorso di Torino, tenuto dal prossimo leader del partito democratico, si scontrano con l’assoluta mancanza di risposte concrete per le precarie dei nidi del Comune di Roma.
In allegato il volantino da scaricare.
Le educatrici supplenti dei nidi – dopo esser state costrette ad occupare l’aula del Consiglio Comunale per ottenere udienza – hanno incontrato ieri, 17 Luglio 2007, l’assessore alle Politiche Educative Maria Coscia e l’assessore al Lavoro Dante Pomponi.
Assente invece l’assessore D’Ubaldo che non si è neanche posto il problema di scusarsi con le lavoratrici.
Ma anche i politici presenti sembravano assenti!
Nessuna delle richieste avanzate dalle lavoratrici è stata presa in considerazione:
- alla proposta di rivisitare la graduatoria del 1996 è stato risposto che si sta facendo ormai da due anni; gli stessi assessori però non sono stati in grado di dire con precisione quante siano le persone rimaste effettivamente in graduatoria né quante effettivamente prestino servizio.
- alla richiesta di avviare un percorso di stabilizzazione è stato risposto con una serie di dati propagandistici sul numero di asili aperti in questi anni, sulle assunzioni avviate; non si è fatto cenno invece alle riduzioni di organico o alle drastiche riduzioni nelle sostituzioni del personale assente che gli accordi sindacali hanno prodotto, né all’indubbio scadimento qualitativo dei servizi.
- E’ stato detto alle lavoratrici che, al momento, non vi sono possibilità per avviare percorsi di stabilizzazione, ma solo di poter verificare – una volta ultimate le stabilizzazioni a Settembre 2008 – il numero di cessazioni intervenute e l’eventuale integrazione (con un altro concorso pubblico?)
- Neanche sulla più piccola delle questioni sollevate – l’utilizzo maldestro delle graduatorie da parte dei Municipi – si è manifestata la minima disponibilità a esaminare quanto rappresentato dalle lavoratrici.
Sordi a qualsiasi istanza avanzata dalle educatrici precarie, gli assessori hanno deciso di continuare a praticare la politica del non ascolto, ignorando il degrado dei servizi educativi sia nella qualità offerta ai bambini, sia nelle condizioni lavorative del personale di ruolo e ancora di più nelle condizioni lavorative del personale supplente.
Cosa dovranno fare adesso per essere veramente ascoltate?
RdB ritiene necessario ora più che mai, far emergere la voce di protesta delle lavoratrici usate “a ore” e le invita a organizzarsi per difendersi da chi, come il sindaco Veltroni, “predica bene e razzola male” rendendo ancora più precaria la vita della gente e che si è guardato bene dallo stabilire rapporti con RdB, che queste lavoratrici sta organizzando.
La doppia personalità del sindaco di Roma impone alle lavoratrici di ottenere altrimenti quel rispetto per il lavoro che hanno sin qui svolto, che oggi gli viene negato.