Roma. LETTERA APPELLO AGLI "AZIONISTI" DEGLI ASILI ROMANI: LASCIATECE LAVORÀ!

Le lavoratrici precarie degli asili nido del Comune di Roma riaprono il fronte della protesta, rivolgendosi provocatoriamente, agli "azionisti" dei nidi del Comune di Roma. In allegato il volantino

Roma -

Onorevole Sindaco, Onorevoli Consiglieri,


ancora oggi  le educatrici precarie dei nidi di Roma si trovano in Campidoglio per rendere visibile la loro difficile condizione lavorativa.


Queste lavoratrici, inserite in una graduatoria dal 1997, hanno visto nel corso degli anni, diminuire vertiginosamente la qualità del loro lavoro e della loro vita.
Sono lavoratrici costrette spesso con contratti part-time al 50%  (lavorano tre ore) che si risolvono nell’arco della stessa giornata.


Stipulare contratti giornalieri significa impedire che queste persone possano usufruire di alcuni istituti contrattuali come le ferie, permessi per la maternità; l’interruzione continua del rapporto di lavoro, fa perdere inoltre a queste persone anche la retribuzione del sabato.


Il suddetto meccanismo è stato architettato dalla precedente Giunta con l’intento di risparmiare sul personale supplente e  porre un argine al presunto assenteismo del personale.


 Il risparmio però, se c’è stato, è stato fatto esclusivamente sulla pelle  di tutte le lavoratrici e dei bambini. Questi ultimi costretti ad instaurare rapporti frettolosi e discontinui sicuramente dannosi dal punto di vista educativo.


Inoltre il presunto assenteismo del personale supplente, dovrebbe essere ormai considerato fenomeno passato grazie ai rafforzati controlli sulle malattie garantiti dalle convenzioni con le ASL e alle nuove norme previste dall’attuale Governo.


L’ex sindaco di Roma, in conseguenza a lunghe e faticose proteste da parte del personale dei nidi, a novembre del 2007, aveva promesso di abolire il part-time definendolo -lui che l’aveva adottato-  pratica vergognosa.


Il 2 aprile 2008 è stato inoltre firmato un accordo con il quale si stabiliva di indire un corso-concorso che avrebbe dato alle precarie giornaliere la possibilità di iniziare un percorso di maggiore stabilità  attraverso l’iscrizione a graduatorie permanenti.


Nulla di tutto ciò è stato realizzato e il neo Assessore alle Politiche Educative Laura Marsilio, dopo avere in più occasioni dichiarato la propria disponibilità a modificare radicalmente la situazione ereditata, ci sembra abbia deciso di muoversi con molta cautela riproponendo la solita formula  del risparmio sulla spesa del personale.


Noi crediamo che la credibilità della nuova amministrazione capitolina debba passare attraverso decisioni chiare che mostrino la volontà di voler tutelare i propri dipendenti (anche se precari), decisioni nondimeno attente ai bisogni dei bambini ed alle loro esigenze di stabilità relazionale.


Chiediamo pertanto un vostro intervento perché, nel rispetto del rapporto educatrice/bambino, sia abolito l’istituto del part-time per le sostituzioni.


 Chiediamo che siano avviate immediatamente le procedure per l’indizione del corso-concorso per le supplenti iscritte nella graduatoria 2811/1997.


A settembre i nidi devono necessariamente riaprire con un clima di maggiore serenità e questo può avvenire solo risanando l’attuale  situazione.


Accanirsi ulteriormente con le operatrici di questo settore non può far altro che aumentare l’esasperazione ed  indurre le lavoratrici a forme di protesta anche eclatanti, in quel caso la nostra O.S. sarà al loro fianco.