Roma, Municipio 19. NOI PROVIAMO RABBIA E FRUSTRAZIONE, E VOI LA PROVATE ALMENO UN PO' DI VERGOGNA?

Roma -

La situazione lavorativa per i dipendenti del Municipio Roma 19 è diventata ormai da tempo inaccettabile. Eravamo 270 solo qualche anno fa quando Direttori e Presidenti chiedevano unanimemente al Campidoglio almeno altre 20 – 25 unità.
Ora siamo rimasti in 250. Sembra comunque un numero ragguardevole se non si considera che vi sono alcune unità (almeno una decina) che soffrono di gravi situazioni di disagio o di lunghe malattie che le rendono presenti solo sulla carta; molto più numerose sono le unità, o meglio le decine di colleghe/i che soffrono di condizioni particolari sacrosantamente tutelate dalla legge; poi ci sono i legittimi part-time oltre 30 unità; nonché i precari dei contratti a termine che insieme alle colleghe provenienti da scuole ed asili hanno rappresentato negli ultimi 5 - 6 anni l’unica risposta al depauperamento del personale che è stato pensionato senza sostituzioni ed è invecchiato (l’età media dei dipendenti capitolini è vicina ai 50 anni).


Vogliamo sottolineare l’indecenza di scaricare sul settore educativo scolastico, che si trova in una situazione non meno drammatica riguardo le carenze di personale, raggranellando tra insegnanti ed educatrici qualche unità per mandare avanti la baracca municipale che non ce la fa più a stare in piedi.


La situazione è drammaticamente caratterizzata da una persistente carenza di personale, da carichi di lavoro sempre più gravosi, da continue competenze decentrate, da un numero crescente di vuoti lasciati da chi va in pensione.


E poi il cinismo con cui da Campidoglio ordinano di aprire nuovi sportelli ed aumentare gli orari al pubblico. Cialtroni ! Venite piuttosto a vedere quanti siamo e come lavoriamo sotto la pressione di un pubblico spesso esasperato, per le code interminabili, che anche quando non arriva a prenderci a mozzichi (come è successo al Municipio X) non risparmia aggressioni verbali e minacce che rendono comunque difficile anche l’espletamento dei bisogni fisiologici.

Il ritornello che si sente è sempre lo stesso “il personale non c’è” e così con rassegnazione fatalista si mette un coperchio sulla pentola. Abbiamo chiesto a chi gestisce amministrativamente e politicamente questo Municipio un segnale concreto ed incisivo: una ottimizzazione delle risorse umane, una diversa organizzazione dei servizi, una determinazione dei carichi di lavoro, una numerazione programmata dell’accesso al pubblico per tutti i servizi (non limitata al periodo estivo). Il coraggio di dire quello che è sotto gli occhi di tutti: così non si può andare avanti. Abbiamo chiesto di fare un consiglio municipale straordinario sulle problematiche del personale, su cui a parole in molti erano d’accordo: pensate di farlo il 14 agosto ?

E che fine hanno fatto gli impegni assunti dal Presidente del Municipio riguardo al funzionamento della navetta ? E quelli relativi alla sistemazione del parcheggio, ridotto in condizioni disastrose? E quelli che garantivano la totale fuoriuscita delle macchine?


Non si era forse detto “o tutti dentro o tutti fuori?” Tutto tace: un irrispettoso silenzio quasi tombale.


Il parco del S.Maria non è un parcheggio, va, pertanto, rispettato e salvaguardato, ma vanno difesi anche i principi di uguaglianza tra i lavoratori e una disparità di trattamento non è accettabile e giustificata.

Chi vuole rappresentare i lavoratori non può tacere a seconda delle convenienze politiche, il primo bene che un sindacato deve difendere è la propria autonomia.

RdB-CUB ha avviato la procedura di conciliazione per l’indizione di uno sciopero di 2 ore con manifestazione di protesta davanti alla sede del Municipio 19 da tenersi entro terza settimana di luglio.