Roma. PIANO ASSUNZIONALE: ancora 'work in progress' la proposta dell'amministrazione
In allegato la prima proposta dell'amministrazione
Si è tenuto ieri, 13 giugno, un primo incontro relativo alle modifiche del piano assunzionale 2011-2012 da cui è scaturita una prima ipotesi di accordo (peraltro ampiamente annunciata) che però non ha ancora trovato l'accordo delle organizzazioni sindacali.
La proposta dell'amministrazione - stretta tra Brunetta, Tremonti e dissidenze interne - prevede che lo scorrimento delle graduatorie dei concorsi pubblici scorrano fino al completo esaurimento (sostanziale, anche se fanno eccezione le assistenti sociali), ma in virtù di contratti di lavoro part-time.
A pagare il prezzo più alto delle varie norme capestro introdotte da Tremonti e soci saranno però le figure professionali del settore scolastico ed educativo.
In questo caso infatti, le assunzioni già programmate slitteranno al 2012 o proprio non si faranno (soprattutto se arriva un'altra finanziaria da guerra). E questo in barba al programma elettorale di Alemanno che diceva di voler assumere i vincitori dei concorsi pubblici e garantire il potenziamento dei servizi pubblici per l'infanzia (nidi e scuole).
Oggi 14 Giugno alle 17,00 proseguirà il confronto sindacale presso la sede dell'assessorato in via del Tempio di Giove, 3.
USB ha chiesto espressamente che i proposti part-time vengano convertiti a tempo pieno entro i primi mesi dell'anno prossimo e che sia data attuazione al piano assunzionale 2010-2011 che prevedeva 120 assunzioni di educatrici e 87 insegnanti di scuola dell'infanzia da graduatorie permanenti, le residue 36 educatrici da concorso pubblico e i 200 giardinieri attraverso la reinternalizzazione del servizio già effettuato da multiservizi.
I limiti posti da Tremonti possono essere superati utilizzando alternativamente una delle seguenti possibilità:
- intendendo Roma Capitale come nuovo ente e come tale non soggetto alle regole del turn-over;
- intendo Roma Capitale come ente dotato di legislazione speciale e quindi depositario di facoltà assunzionali maggiori rispetto agli altri enti locali;
- calcolando la spesa per le assunzioni part-time (per 6 mesi) nella misura effettiva e non come se fosse riferita a tutto l'anno;
- utilizzando le risorse che deriveranno dagli ulteriori pensionamenti 2011 (oltre 800 cessazioni) a partire dal 1° Gennaio 2012.
Su tutto pesa poi l'incognita di 2.500.000 di Euro destinati allo staff del Commissario Straordinario per il debito (che due sentenze del TAR ritengono nominato arbitrariamente) e la spesa per 25 nuovi dirigenti di cui due già a partire dal 2011 (delibera di Giunta n. 194/2011).
Una chicca finale.
Mentre per gli amministrativi non c'è traccia di progressione verticale tramite scorrimento delle graduatorie, per i vigili urbani la progressione da C a D è già avvenuta (delibera di Giunta n. 197/2011) per 245 unità.
Ci si è avvalsi delle norme che consentono di derogare ai limiti di legge esclusivamente per la polizia municipale e in virtù degli accordi ad hoc stipulati con il sindaco.
E' paradossale, ma stiamo rischiando di aver più funzionari di P.M che istruttori. Abbandonando completamente a sè stessi quei pochi istruttori di P.M. che sono rimasti in strada.
Che fare? Chiediamo di diventare tutti vigili urbani?