SCIOPERO! Proclamato lo sciopero dei Nidi del Comune di Roma per il 26 Maggio 2008

In allegato il volantino

Roma -

    Gli accordi del 7 novembre 2006 e del 28 maggio 2007 hanno portato i nidi di Roma al collasso.


    La riduzione degli organici, le mancate o insufficienti sostituzioni, i tempi imposti da una amministrazione preoccupata unicamente di ottimizzare i tempi e risparmiare sulla pelle delle lavoratrici e dei bambini, hanno  ottenuto il risultato di squalificare il servizio e trascinarlo a ritmi vertiginosi verso alternative privatistiche.


    Il modello educativo che con grande fatica e spesso in solitudine i gruppi educativi stavano costruendo, si sta trasformando in un modello desolatamente assistenziale.


    Durante questi anni abbiamo percorso tutte le strade possibili per rendere visibile il profondo malessere che questi accordi hanno provocato.


    Abbiamo chiesto a viva voce che fossero ascoltate le lavoratrici e insieme a loro  fosse avviata la riorganizzazione del settore.


    In cambio abbiamo avuto solo risposte arroganti e mortificanti.


    Le lavoratrici però non si arrendono davanti alla sfrontatezza di chi vorrebbe relegarle ad un  ruolo passivo, difendono la valenza educativa dei nidi ed il diritto ad un lavoro dignitoso.


    La proroga del termine per la presentazione delle domande di trasferimento al 26 maggio è un provvedimento inutile se non seguito da un atto che riapra urgentemente - prima di questa scadenza- la trattativa e modifichi concretamente gli accordi sottoscritti con le altre organizzazioni sindacali.


    Per questo, in continuità con l’assemblea tenutasi  il 5 maggio 2008 a Capitan Bavastro RdB-CUB proclama  lo sciopero di tutto il personale dei nidi  chiedendo:



-    La sospensione degli effetti dell’applicazione dell’accordo del 28 Maggio 2007;


-    Il reintegro del personale di ruolo trasferito a Settembre 2007;


-    La riapertura di un negoziato che ripristini e adegui il numero di organici, blocchi le privatizzazioni e rilanci un modello partecipativo per il servizio di asilo nido del Comune di Roma;


-    La garanzia del rispetto del rapporto educatrice/bambino;


-    L’immediato avvio delle procedure per l’indizione del corso-concorso per le supplenti iscritte nella graduatoria 2811/1997.

TUTTI IN PIAZZA CON RdB  IL 26 MAGGIO 2008
Presidio a piazza Madonna del Loreto dalle 15,00 alle 18,00

 


Comunicato stampa del 21 maggio 2008

COMUNE DI ROMA: PROCLAMATO LO SCIOPERO DEI NIDI PER L’INTERA GIORNATA DI LUNEDÌ 26 MAGGIO
Presidio delle lavoratrici in piazza Madonna del Loreto - ore 15.00/18.00

Lunedì 26 maggio le lavoratrici dei nidi del Comune di Roma sciopereranno per l’intera giornata e manifesteranno in piazza  Madonna del Loreto per chiedere che sia riaperto il confronto tra Amministrazione comunale e personale educativo sulle scelte organizzative degli asili nido.

 
Lo sciopero, indetto dalle RdB-CUB, intende chiedere la modifica degli accordi firmati dall'Amministrazione e dai sindacati concertativi che, diminuendo gli organici e aumentando in maniera sconsiderata la flessibilità ed i carichi di lavoro, hanno determinato una dequalificazione del servizio pubblico e legittimato infelici scelte privatistiche.

 
Questa la piattaforma: sospensione degli effetti dell’applicazione dell’accordo del 28 Maggio 2007; reintegro del personale di ruolo trasferito a Settembre 2007; riapertura di un negoziato che ripristini e adegui il numero di organici, blocchi le privatizzazioni e rilanci un modello partecipativo per il servizio di asilo nido del Comune di Roma; garanzia del rispetto del rapporto educatrice/bambino; immediato avvio delle procedure per l’indizione del corso-concorso per le supplenti iscritte nella graduatoria 2811/1997.

 
“Questo sciopero è il punto di arrivo della lotta intrapresa dalle lavoratrici del settore contro gli accordi nefasti siglati con la Giunta Veltroni”, dichiara Caterina Fida, dirigente RdB-CUB del Comune di Roma. “Ci auguriamo ora che la nuova Giunta dimostri nei fatti il cambiamento di rotta che intende perseguire”, conclude Fida.