7 novembre, sciopero dei dipendenti comunali, adesione massiccia, migliaia in piazza. Ed ora nessuna marcia indietro!

Genova -

Dopo undici lunghi anni di "pace sociale" i dipendenti del Comune di Genova tornano in massa in sciopero contro la Giunta. E si, contro la Giunta… perché la "criminalizzazione" di Facco non ci convince. Facco, per quanto arrogante, come abbiamo avuto conferma dai recenti incontri col Sindaco, non agisce in proprio. Ha piena fiducia dalla Giunta.
In questi anni di concertazione, a stipendi ridicoli, frutto di dodici anni di politica dei redditi, si sono affiancati meccanismi locali di gestione del salario accessorio che parcellizzano i lavoratori rafforzando le posizioni padronali.
Impoverimento delle buste paga, Posizioni Organizzative, pagelline, privatizzazioni di interi servizi comunali, utilizzo sempre più elevato di personale precario… sono il risultato inevitabile di una politica sindacale accondiscendente. Una politica sindacale scendiletto.
Senza "conflitto", senza la presenza forte di sindacati antagonisti, senza che il datore di lavoro senta sul collo il fiato dei lavoratori, le condizioni peggiorano e i lavoratori sono tutti più deboli. E l’arroganza del Sindaco e della Giunta, che dicono "noi tiriamo avanti comunque" e sfidano i lavoratori a scioperare, lo dimostra.

Ma, sig. Sindaco, il 7 novembre in migliaia hanno accettato la sfida!

Lo sciopero del 7 novembre deve aprire una nuova stagione. Una stagione di lotta e partecipazione. Per cambiare strada
LO SCIOPERO DEL 7 NOVEMBRE NON È CHE L’INIZIO… PER…

L’ ABOLIZIONE DELLE PAGELLINE, che umiliano i lavoratori e li mettono in concorrenza tra loro
L’ELIMINAZIONE DELLE Posizioni Organizzative, a cominciare dalla loro drastica riduzione, spostando le relative quantità economiche a favore di tutti i lavoratori
L’ASSUNZIONE IN RUOLO di tutti i precari presenti nell’Ente
IL BLOCCO DELLE ESTERNALIZZAZIONI in corso, a cominciare dalla revoca dell’inserimento delle cooperative nella scuola, e passando per i SIT, i CIMITERIALI e lo SPORT
IL POTENZIAMENTO DELLE PROGRESSIONI ECONOMICHE orizzontali e verticali. Con lo svuotamento reale - e non a parole - della categoria A.
L’INCREMENTO DEL FONDO DI PRODUTTIVITÀ e lo spostamento delle sue risorse dal salario accessorio a quello tabellare, trasformando la quota di produttività in quattordicesima.