ASILI NIDO ROMA: BAMBINI FUORI PER MANCANZA DI EDUCATRICI

Le RdB-CUB con i lavoratori ed i genitori indicono una forte iniziativa di protesta martedì 27 febbraio presso l’asilo nido di via di Villa Lucina

 

Roma -

La mattina di martedì 27 febbraio le RdB-CUB attueranno una forte iniziativa di protesta presso l’asilo comunale di via di Villa Lucina s.n.c. (zona Garbatella, prossimità CTO) per protestare contro la pericolosa deriva dei servizi pubblici a Roma ed in particolare degli asili nido e delle scuole dell’infanzia gestite dal Comune.


Da alcuni mesi il servizio in alcuni nidi va avanti ad intermittenza, causando gravi disagi ai cittadini che ogni mattina rischiano di non poter fruire del nido: in mancanza di educatrici viene accolto solo un numero limitato di bambini, mentre chi rimane fuori è costretto ad attendere o a tornare a casa. Nel pomeriggio, sempre per carenza di personale, i genitori vengono spesso chiamati per anticipare l’uscita dei bambini.


Costituitisi in assemblea, i genitori che fruiscono dell’asilo di via di Villa Lucina si sono rivolti al Presidente del XI° Municipio ed al Sindaco Veltroni, senza finora aver ottenuto risposta. Hanno inoltre presentato denunce ai Carabinieri, ed ora, insieme alle stesse educatrici degli asili, attueranno l’iniziativa di protesta indetta dalle RdB-CUB.


Le RdB hanno già da tempo denunciato il processo di ristrutturazione dei servizi educativi intrapreso dall’Amministrazione capitolina. L’aumento dei posti negli asili e nelle scuole è avvenuto con l’avvio di una progressiva esternalizzazione dei servizi, che ne sta facendo crescere il costo per la collettività generando un peggioramento in termini di qualità.


La Soc. Multiservizi (società per azioni cui è affidata la gestione di alcune attività ausiliarie) ha visto triplicare le somme erogate dal Comune di Roma da quasi 15 Milioni di Euro del 2002 agli oltre 42 Milioni di Euro del 2006. Viceversa gli aspetti educativi e quelli di cura della personalità dei bambini e delle bambine sono stati presi in considerazione in misura molto marginale.


Le operatrici degli asili comunali sono in gran parte precarie. Quando si ammalano non vengono sostituite; le classi vengono accorpate per fronteggiare il calo di personale e non si riesce ad applicare il lavoro in piccoli gruppi o il principio consolidato della figura di riferimento.


La sordità dimostrata dall’Amministrazione Comunale rappresenta, secondo le RdB, il palese distacco dalle condizioni materiali di vita delle persone e il fastidio verso forme di confronto democratico vero. La perdita di diritti dei lavoratori e delle lavoratrici di questo settore è una perdita di diritti per tutti i cittadini. Per questa ragione, sulla base dell’unità fra lavoratori ed utenti, parte dalla città di Roma la prima mobilitazione del percorso che condurrà allo sciopero generale del Pubblico Impiego, indetto dalle RdB-CUB per il 30 marzo.

 


23 febbraio 2007 - Il Messaggero

Roma. Asili nido che chiudono per mancanza di personale...

Roma - Asili nido che chiudono per mancanza di personale. Bimbi costretti a rimanere a casa perché le insegnanti sono malate e mancano le supplenti. Genitori costretti a lasciare il posto di lavoro due, tre ore prima della chiusura ufficiale per «impossibilità da parte del personale di continuare l’attività educativa».
Da alcuni mesi gli asili nido della Capitale vivono una situazione di "servizio a intermittenza": con giorni in cui per mancanza di personale, gli educatori accolgono solo alcuni bimbi. E chi rimane fuori, è costretto a tornare a casa.
L’ultimo episodio è avvenuto solo ieri, a Morena, nel nido Acquarello. Più di dieci genitori sono stati costretti a far intervenire i vigili urbani del X gruppo e i carabinieri di Ciampino per far entrare i propri figli al nido. «Cinque educatori erano malati - spiegano dall’asilo - e non c’erano sostituti a sufficienza per mantenere il rapporto educatori-bambini, che per legge dovrebbe essere di uno a sei. C'erano sette bambini in esubero: 37 con 5 insegnanti. Non avevamo la possibilità di farli entrare tutti quanti». Solo dopo l’intervento delle forze dell’ordine infatti le educatrici presenti si sono assunte la responsabilità di far entrare i bimbi nell'asilo. «Volevamo aspettare le supplenti che doveva mandarci il municipio. Quando abbiamo fatto richiesta di personale, infatti, ci hanno detto che avrebbero provveduto, ma non è arrivato nessuno». Le due supplenti sono arrivate solo in tarda mattinata. «Un ritardo che il municipio stesso avrebbe giustificato - affermano i genitori - con la mancanza di personale supplente».
Ieri mattina è stata una giornata nera anche per i genitori dell’asilo "l’Isola di Peter Pan", alla Garbatella, dove 17 genitori hanno aspettato due ore prima di poter lasciare i propri bimbi al nido, sempre per mancanza di personale. Per questo, appoggiati dalle rappresentanze sindacali di base, i genitori del Peter Pan, hanno deciso di avviare il 27 febbraio «una forte iniziativa di protesta davanti all'asilo, manifestando contro la deriva degli nidi e delle scuole dell'infanzia comunali». All’iniziativa hanno aderito anche i genitori degli altri due nidi comunali del Municipio XI.
Situazione di crisi anche per le famiglie del "Chicco di Grano", nido dell’XI Municipio, «dove da gennaio quasi ogni giorno - racconta Paola Voca, presidente del comitato di gestione - non c’è il numero sufficiente delle educatrici. Con la conseguenza che o i bambini non entrano, o i genitori vengono chiamati a lavoro molte ore prima dell’orario di chiusura per andare a riprendere i figli».
Nei nidi di Roma insomma è scoppiato il caos: tanto che ieri con un provvedimento d'urgenza, il Comune ha sbloccato la situazione di stallo delle graduatorie per le supplenze brevi. «Da lunedì, - dichiarano gli assessori alle Politiche educative e scolastiche e alle Politiche delle risorse umane, Maria Coscia e Lucio D'Ubaldo - i municipi potranno affidare supplenze giornaliere nei casi di estrema urgenza e di rischio d'interruzione del servizio. Il provvedimento ha carattere temporaneo ed emergenziale, e si rende necessario per far fronte alle molteplici assenze per malattia di educatrici ed insegnanti verificatesi in questi ultimi giorni». I municipi disporranno quindi di più personale per le brevi assenze, potendo chiamare coloro che sono già stati ritenuti idonei a rientrare nelle graduatorie ancora in via di compilazione, di un bando pubblico già avviato.
Nonostante la risposta del comune, però la protesta non sembra voler diminuire. Proprio oggi, infatti, alle 9, davanti al dipartimento politiche del personale del comune, l'unione Sindacale Italiana Enti Locali, a cui aderiscono educatrici, ausiliari di asili nido, insegnanti e operatrici delle cooperative addette all'assistenza di alunni portatori di handicap, sciopereranno per protestare contro l'accordo sindacale siglato il 7 novembre 2006. «Un accordo che - come ha dichiarato il sindacato Usi Ait - apre la strada definitivamente ai processi di gestione esterna a Multiservizi e a Cooperative, di diversi servizi fondamentali, dalla refezione scolastica alle attività ausiliarie, dall'assistenza ai disabili fino alla gestione dei servizi educativi, che dovrebbero rimanere invece a totale gestione pubblica diretta». «Con quest’accordo inoltre - ha aggiunto - si prevede la diminuzione degli organici negli asili nido, l'eliminazione della figura dell'insegnante di sostegno e del servizio pubblico ai diversamente abili nelle scuole, con un aumento notevole dei carichi di lavoro».(Ve.Cur.)


23 febbraio 2007 - L'Unità

SONO 8mila i nomi in graduatoria da esaminare. Il Comune conferma la volontà di assumere 500 fra insegnanti delle materne ed educatrici dopo la verifica del patto di stabilità
Asilo chiuso, le mamme chiamano i cc
Troppe maestre erano in malattia in una scuola comunale per l’infanzia di Morena. Il Campidoglio riapre le graduatorie e dà il via libera alle supplenze di un giorno.
di Gioia Salvatori

Roma - È finita con una chiamata ai Carabinieri e alla Municipale la mattinata di ieri davanti all'asilo nido "Acquarello" di Morena dove tre insegnanti su 9 erano assenti e quelle in servizio si sono rifiutate di accollarsi un carico di superlavoro. Ad alzare il telefono sono stati i genitori, esasperati per la mancata erogazione di un servizio pagato e alle prese con problemi di organizzazione famigliare e ritardi sul lavoro. Due supplenti sono arrivate alle 10 e a quell'ora i bambini ancora fuori dalla porta sono entrati. Stessa scena davanti all'asilo "L'isola di Peter Pan" di Garbatella: non sono arrivate le forze dell'ordine ma per l'assenza di 7 educatrici su 15, ieri, molti genitori hanno aspettato due ore prima di poter lasciare i figli al nido. Due casi limite ma la difficoltà da parte dei municipi a trovare supplenti per periodi brevi, nelle ultime settimane ha creato parecchi problemi. Per fare fronte a questa emergenza ieri, gli assessori capitolini alle politiche scolastiche Maria Coscia e al personale Lucio D'Ubaldo, hanno emesso un provvedimento emergenziale temporaneo. La misura consiste nell'immissione nella graduatoria comunale delle educatrici e insegnati di scuole d'infanzia, di 1000 nominativi, già giudicati idonei, scelti tra le 8000 domande arrivate al Comune dopo l'ultimo bando. La graduatoria così rimpolpata tra ieri e oggi verrà diffusa ai municipi romani che in questo modo dovrebbero avere meno difficoltà a reperire supplenti. «Entro un mese valuteremo tutte le 8000 domande pervenute - spiega la Coscia - Per ora abbiamo avviato una procedura d'urgenza necessaria viste le numerose assenze per malattia delle ultime settimane. Non perdiamo di vista la necessità di stabilizzare il personale precario. Assumeremo 250 insegnanti di scuola materna e 250 educatrici ottenuta la certificazione del rispetto del patto di stabilità». Resta confermata la protesta del 27 febbraio davanti all'asilo "L'isola di Peter Pan" indetta dalle rappresentanze sindacali Rdb-Cub contro la «deriva dei servizi romani in particolare degli asili» dovuta, secondo il sindacato, alla precarietà del personale e alle esternalizzazioni. La protesta è appoggiata dai genitori di tre nidi della Garbatella, riuniti in comitato.