ASSUNTI SUBITO, ASSUNTI DAVVERO. COORDINAMENTO PRECARI DELLA PROVINCIA DI GENOVA

Genova -

Giovedì 22 u.s., si è svolta un’ assemblea molto partecipata dei precari della Provincia di Genova, lavoratori e lavoratrici più deboli e facilmente ricattabili, che prestano da molti anni le loro attività presso uffici essenziali per il funzionamento del servizio pubblico, e che hanno acquisito un bagaglio di professionalità da non disperdere assolutamente.
In tale sede è stata illustrata la proposta che l’Amministrazione ha presentato nell’incontro avvenuto mercoledì 21 marzo 2007.


All’assemblea erano presenti anche lavoratori di alcune aziende partecipate della Provincia, che hanno espresso tutta la loro preoccupazione sullo stato di salute delle società stesse.


La valutazione dei lavoratori precari della proposta presentata dall’Amministrazione è stata molto negativa, anche rispetto alle attese che alcune notizie di stampa pubblicate nei giorni scorsi sulla presunta stabilizzazione di tutti e tutte erano infondate.
I lavoratori presenti all’assemblea chiedono:


1) che l’attuale Giunta Provinciale respinga il Piano della Manodopera presentato in trattativa, che invece di risolvere il problema creerebbe nuovi disoccupati;


2) la riscrittura del PMO, che preveda il posto in pianta organica per tutti i lavoratori precari che da tempo sono al servizio dell’Amministrazione, cioè la dotazione organica della Provincia deve prevedere la necessità di almeno 1080 posti;


3) un serio progetto d’assunzione, anche pluriennale, che sani la questione della precarietà, riconoscendo a tutti i diritti e le professionalità acquisite;


4) garanzie e precisazioni rispetto alla possibilità di essere stabilizzati nelle aziende partecipate della Provincia, rispetto alle nuove norme che verranno applicate con il famigerato Decreto Lanzilotta. Comunque si considera fallimentare intraprendere questo percorso con nuove esternalizzazioni (come ha espresso l’Assessore al personale Rosario Amico). Invece di pensare alla reinternalizzazione dei servizi appaltati, tra l’altro al massimo ribasso, che hanno ormai dimostrato tutta la loro inefficacia sia per l’Amministrazione che per i lavoratori che vi operano con modalità spesso vergognose, ad esempio con salari a cottimo pagati a seconda delle pratiche archiviate;


5) ai nostri Amministratori di assumersi la responsabilità politica affinché accolgano percorsi di assunzione che secondo l’assemblea sono possibili, come ad esempio la trasformazione di tutte le tipologie di contratto in tempi determinati per almeno tre anni, in attesa di normative più precise da parte del Governo, oppure di soluzioni che potranno essere trovate nel citato tavolo tecnico con la Regione Liguria.


Nel corso dell’ assemblea, si è anche deciso di rispondere adeguatamente alla mancanza di proposte serie di stabilizzazione, facendo seguire nelle prossime settimane iniziative di lotta che portino visibilità ai cittadini sullo stato di malessere ed insofferenza dei Precari della Provincia di Genova.