PROGRESSIONI VERTICALI ALLA REGIONE LAZIO: RdB NON MOLLA!
L’AMMINISTRAZIONE REGIONALE ED I SINDACATI CISL, UIL E CSA, SI OSTINANO A NON VOLER PRENDERE ATTO DEL MALCONTENTO ESPRESSO DA UN NOTEVOLE NUMERO DI DIPENDENTI REGIONALI E DA CGIL ED RdB RIGUARDO AI CRITERI CONTENUTI NELL’ACCORDO DEL 23 MARZO SULLE PROGRESSIONI VERTICALI, CHE IMPORREBBE LA REVISIONE DI TALI CRITERI.
FINORA LE DIVISIONI ALL’INTERNO DELLA GIUNTA HANNO IMPEDITO LA RATIFICA DELL’ACCORDO.
TALE SPACCATURA IN REGIONE MANIFESTA PALESEMENTE LE CONTRADDIZIONI DI UNA POLITICA CHE SPESSO SI E’ ALLONTANATA DAL POPOLO CHE AMMINISTRA, PRIVILEGIANDO GLI INTERESSI CLIENTELARI AI DIRITTI DELLA MAGGIORANZA DEI LAVORATORI.
L’ASSESSORE AL PERSONALE NEL SUO ULTIMO COMUNICATO STAMPA, IGNORANDO LE RICHIESTE DEL NOSTRO SINDACATO E DELLA CGIL, CHIEDE AL PRESIDENTE PIERO MARRAZZO DI INTERVENIRE CON URGENZA PERCHE’ LA GIUNTA RATIFICHI L’ACCORDO, FACENDO LEVA SULLA NECESSITA’ DI STABILIZZARE I PRECARI, ANCHE SE IN REALTA’ TALE URGENZA NON SI SPIEGA TECNICAMENTE E, DAL PUNTO DI VISTA DELLA POLITICA DEL PERSONALE, CREA STRUMENTALMENTE ODIOSE TENSIONI TRA COLLEGHI DI LAVORO.
LA CGIL, CHE IN UN PRIMO MOMENTO SI ERA IMPEGNATA - ASSIEME A RdB - A DARE VOCE AI NUMEROSI DIPENDENTI REGIONALI ESCLUSI DAL DIRITTO ALLA CARRIERA, AD OGGI NON HA DATO ALCUN ULTERIORE SEGNALE CONCRETO, NONOSTANTE LA NOSTRA DISPONIBILITA’ A COLLABORARE, AFFINCHE’ TALE VICENDA SI POSSA RISOLVERE FAVOREVOLMENTE PER I LAVORATORI CHE MAI, SINORA, HANNO POTUTO BENEFICIARE DI POSSIBILITA’ DI AVANZAMENTO.
DA PARTE NOSTRA, OLTRE AD AUSPICARE UN INTERVENTO DIRETTO DEL PRESIDENTE MARRAZZO, CHE TENGA CONTO DELLA TOTALE CONTRARIETA’ AI CONTENUTI DELL’ACCORDO SOTTOSCRITTO SOLO DA CISL, UIL E CSA, RIBADIAMO IL NOSTRO FERMO IMPEGNO A PROSEGUIRE, ANCHE DA SOLI, LE BATTAGLIE, CHE PERMETTANO DI ADOTTARE QUEI CRITERI DI TRASPARENZA, GIUSTIZIA ED EQUITA’ TANTO PROPAGANDATI - MA SIN QUI POCO UTILIZZATI -DA CHI E’ STATO ELETTO A GOVERNARE LA REGIONE LAZIO.