Roma. CARTA VINCE, CARTA PERDE!

Ennesimo bidone ai danni dei lavoratori precari: il Comune di Roma e cgil-cisl-uil-diccap-csa firmano un accordo per la limitazione a pochi intimi del percorso di stabilizzazione

Roma -

Già all'indomani degli accordi-truffa del 7 Novembre (per il settore scolastico-educativo) e del 18 Dicembre (per il personale amministrativo) denunciammo con forza la debolezza di quegli accordi "storici".


Ad oggi nessun precario del settore scolastico-educativo o amministrativo risulta ancora stabilizzato.


Spunta invece un nuovo accordo del 22 Marzo con cui si impone l'interruzione del contratto in essere. In questo modo si crea un pericoloso presupposto alla dilatazione del requisito dei tre anni richiesti dalla legge finanziaria come condizione per la stabilizzazione.


Inoltre questo ulteriore ostacolo risulta addirittura più riduttivo delle norme contenute nella legge finanziaria, che invece prevedono la proroga dei contratti, in attesa del compimento delle procedure di stabilizzazione.


Si rimanda inoltre ad un momento successivo - e alla valutazione dell'Osservatorio sul lavoro flessibile - il censimento delle altre forme di lavoro precario, rendendo così manifesta l'assoluta non conoscenza di questo fenomeno: ma è proprio così?


Da mesi l'amministrazione comunale ha consegnato a tutte le organizzazioni sindacali la rilevazione dei rapporti di lavoro precario che, oltretutto, sono contenuti all'interno della relazione tecnica allegata al bilancio di previsione approvato oltre un mese fa.


Di quale censimento hanno ancora bisogno?


Di quello per perdere tempo e non fare nulla?


Dobbiamo avere consapevolezza che solo rilanciando con forza tutte le battaglie in cantiere è possibile raggiungere qualche risultato.

Invitiamo tutti i lavoratori e le lavoratrici a partecipare al prossimo
sciopero del 30 Marzo 2007
con appuntamento a piazza della Repubblica alle 9,30

Contemporaneamente invitiamo tutti i lavoratori e le lavoratrici a moltiplicare gli sforzi per la raccolta delle firme sulle due proposte di delibera di iniziativa popolare per la stabilizzazione di tutti i rapporti di lavoro precario, la valorizzazione delle competenze del personale di ruolo e la reinternalizzazione dei servizi.