Roma. DANNO I NUMERI! -18 maggio 2009 SCIOPERO dei nidi romani-
In allegato il volantino e la proposta del 6 maggio
L’assessore Marsilio sembra proprio non volere capire quale sono le pressanti richieste che provengono dai nidi.
Infatti nella proposta presentata il 6 us alle O.S. dall’amministrazione, non c’è traccia del cambiamento promesso alle lavoratrici se non in senso peggiorativo rispetto al famigerato accordo del 7 novembre 2006.
Non solo non viene rispettata la promessa di reintegrare l’unità in organico persa a settembre 2008 ma si sceglie di trovare una nuova modalità per le sostituzioni brevi che ignora completamente il rapporto educatore/bambino 1/6 previsto dalla normativa vigente.
Come specchietto per le allodole l’organico viene riportato alle quote fissate per il primo settembre 2007 solo nei nidi con tipologia oraria 7/18 (ridotte a sole 18 strutture su tutto il territorio cittadino in barba ai tanti bisogni delle famiglie sempre più in difficoltà nel conciliare i tempi di vita e di lavoro che una metropoli come Roma impone);
la proposta prevede un’integrazione al 75% nei nidi con orario potenziato (48 nidi) e riduce a 12 educatrici l’organico dei nidi con orario 8,00-16,30 e con 69 bambini (127 nidi).
La machiavellica operazione incide pesantemente sulle modalità di sostituzione, la proposta prevede infatti la copertura fino all’organico di diritto per le assenze superiori ai cinque giorni; per le assenze brevi (inferiori ai cinque giorni) pone come condizione la presenza di almeno l’85% dei bambini presenti comprensivi del 15% senza considerare quindi il rapporto 1/6:
- es. nido da 69 bambini iscritti orario 8-16,30 se sono presenti dai 69 ai 59 bambini è prevista la sostituzione della 12a educatrice – da 58 a 52 bambini 11 educatrici- da 51 a 45 bambini 10 educatrici e così via a scendere.
Questi numeri sono il risultato di un artificioso calcolo secondo il quale il rapporto medio e/b in un nido come quello preso ad esempio, è inferiore al rapporto 1/6 poiché 69:12 da come risultato 5,75.
Sembra proprio che chi ha confezionato questa proposta non conosca minimamente quello che avviene in un asilo nido o, più realisticamente, sia solo interessato a far quadrare i conti a spese delle lavoratrici e dei bambini.
Le presunte 12 educatrici sono presenti contemporaneamente solo nelle ore centrali perché “spalmate” sull’ intero arco di apertura del servizio. Inoltre, secondo le famigerate griglie orarie, fino alle 9,30 di mattina su 69 bambini presenti ci sono solo 6 educatrici con un rapporto che arriva ad oltre 11,5 bambini per ogni educatrice.
Per non parlare dei fuori rapporto pomeridiani che arrivano a sfiorare cifre decisamente ingestibili.
Bocciamo categoricamente questa proposta! Siamo veramente stufi di questo accanimento contro i servizi educativi!
Siamo irremovibili nel volere l’integrazione dell’unità tolta a settembre 2008.
Riteniamo che anche i criteri per le sostituzioni debbano tener conto della delicatezza del compito educativo che questi servizi sono chiamati a svolgere.
Mentre i sindacati concertativi, complici nell’avere favorito le scellerate politiche dei tagli ai servizi, continuano a temporeggiare favorendo il gioco dell’amministrazione, RdB con le lavoratrici, i lavoratori e le famiglie, continua con più forza la lotta.