Roma. E'CAMBIATO IL VENTO
In allegato il volantino impaginato
L’Assemblea del 2 Ottobre scorso sotto le finestre dell’assessore alle Politiche Educative e Scolastiche ha segnato un momento importante per le maestre e le educatrici del Comune di Roma.
Dopo un lungo periodo di sopore, le lavoratrici hanno ricominciato a far sentire la loro voce.
In tante – di ruolo e precarie – e tutte insieme per gridare basta alle politiche di mercato fatte sulla loro pelle e sulla pelle dei bambini.
Tutte insieme ad urlare la rabbia contro chi ha causato la diminuzione sistematica dei loro diritti e le ha rese sempre più precarie.
Tutte insieme per dire che non daranno più la fiducia a quei sindacati che non avuto nessuno scrupolo nello stringere alleanze con un sindaco doppiogiochista che nelle occasioni ufficiali dichiara: ”la vita non può essere part-time non possiamo chiedere ai giovani di aspettare” e poi, proprio nelle scuole e nei nidi, permette contratti al 50% del tempo.
Dalla viva voce delle centinaia di Lavoratrici sono scaturite queste richieste:
- Riapertura della Contrazione Decentrata;
- Riorganizzazione e potenziamento dei servizi;
- Diritto ad un Lavoro dignitoso;
- Rispetto e Riconoscimento per il Lavoro svolto;
- Ripensamento rispetto alle politiche di esternalizzazione dei servizi
Questa volta l’amministrazione è stata costretta a non voltare la faccia, a riconoscere la protesta e ricevere le RdB-CUB con una delegazioni di Educatrici e di Insegnanti.
Le Lavoratrici hanno toccato con mano la durezza e l’ostilità dell’amministrazione impersonata dal direttore del Dipartimento Silvana Sari, che - come da copione - ha elencato tutte le iniziative del Comune, sottolineando che l’elevato assenteismo crea difficoltà nella organizzazione dei servizi.
Naturalmente non ha fatto menzione delle difficoltà causate invece dalle diminuzioni di organico e delle supplenti, del fatto che si fatica a mantenere le figure di riferimento o a lavorare in piccoli gruppi, o che, anche nel caso dei diversamente abili, non c’è una copertura totale dell’insegnante su tutto l’orario di permanenza a scuola del bambino.
Né ha dato risposte circa le enormi somme (oltre 3 Milioni di Euro l’anno) regalate ai privati per gestire i nidi nei prossimi anni con la formula del project financing.
Ma oggi debbono fare i conti con tutte le Lavoratrici che non sono più disposte a chinare la testa e che – per difendere i propri diritti, per non dover rinunciare alla bellezza di questo lavoro – hanno deciso di proseguire la lotta con le RdB-CUB.
Insieme, Numerose, Determinate ed Organizzate.
Vogliamo che sia il Sindaco ad ascoltare le nostre proposte e trovare con noi una soluzione
Lunedì 8 Ottobre, alle 15,00 presidio in via dei Fori Imperiali.
A seguire ASSEMBLEA dalle 16,00 alle 18,00
presso la sala del Carroccio (Campidoglio)
A Novembre, alle prossime elezioni RSU, vota i candidati nelle liste RdB-CUB
RAFFORZA RDB-CUB L’UNICO SINDACATO FUORI DAL CORO!