Roma. Trattative per il fondo residuo salario accessorio del 2008 e la riorganizzazione generale degli uffici e dei servizi: IL TEATRINO DI PULCINELLA

In allegato il volantino e l'accordo del 4 Agosto sull'utilizzo dei residui 2008

Roma -

Dopo tre giorni di intense trattative sono stati chiusi i negoziati sull’utilizzo del fondo residuo del 2008 per il salario accessorio e la riorganizzazione generale degli uffici e dei servizi (Macrostruttura).


Per quanto riguarda il fondo residuo gli oltre 16 Milioni di Euro sono serviti per finanziare:


>    l’aumento dell’indennità di responsabilità per la categoria D che passa da 2000 a 2500 Euro l’anno a partire da Dicembre 2008;


>    la progressione orizzontale di 341 dipendenti - esclusi nel 2007 -  poiché sprovvisti del titolo di studio (ma nessuno se ne era accorto). A nulla è servito chiedere che tale svista fosse sanata con la decorrenza del beneficio a partire dal 1° Gennaio 2008 o almeno con la stessa decorrenza giuridica del resto del personale (Aprile 2007);


>    l’adeguamento dell’indennità di sportello per l’anagrafe centrale da 1 a 2 Euro (anche in questo caso si doveva sanare un’ingiustizia) con decorrenza Dicembre 2008, sebbene i dipendenti abbiano fatto “sportello” per tutto l’anno e non solo per il mese di Dicembre;


>   la produttività collettiva con le risorse residue distinguendo in 800 Euro annui il compenso per la categoria D e in poco meno di 700 Euro annui quello per le categorie B e C (differenziate comunque in proporzione).

 


La proposta di adeguare per tutti l’indennità vestiario a 1,2 Euro così come è per i vigili non è stata sostenuta nè da cgil, cisl e uil, né dal coordinatore RSU, nonostante l’assemblea RSU avesse conferito mandato specifico a sottoscrivere un accordo in tal senso.


Ma le trattative febbrili si sono concentrate sulla riorganizzazione generale della Macrostruttura. Trattative che probabilmente facevano da sponda con le opposizioni, mentre si svolgeva la discussione in Consiglio sull’assestamento di bilancio.


Sulla Macrostruttura la concertazione (ma non era contrattazione?) si è chiusa con l’accordo, ma dopo mille peripezie legate sempre alla contestuale discussione sull’assestamento.


Siamo certi che il nuovo assetto organizzativo  si scontrerà con le oggettive esigenze di funzionamento dei servizi con accorpamenti insensati, zero risorse per il personale in prima linea, lo snaturamento di alcune funzioni (forse per colpire qualche dirigente?) e il ricollocamento del personale (mobilità contrattata o nuovo esodo?)


Infine un protocollo d’intesa per salvare la faccia ai sindacati concertativi: si promettono scorrimenti di graduatorie, stabilizzazioni di precari (entro il limite del turn-over e comunque in un contesto di generale riduzione dell’organico), mentre in realtà si vanno a creare nicchie di privilegio per la dirigenza e per le posizioni organizzative (aumenteranno ancora di numero).


A che serve tutto questo? E a chi serve?


E’ pacifico che la Giunta Alemanno voglia diminuire il numero di dipendenti comunali.  Quelli che restano li vuole pagare di più, ma in cambio si chiede di lavorare su fasce orarie più ampie e un completo asservimento. Allo stesso tempo la contrazione degli organici potrà determinare la privatizzazione dei servizi.


Da qui la scelta di dare sempre più risorse alla polizia municipale e alla pletora di funzionari (posizioni organizzative) che in cambio dei benefici economici si mostreranno più indulgenti verso il nuovo “gerarca”.


Anche il trio della concertazione gradisce il nuovo corso.


Questo permetterà un sempre maggior controllo della RSU e di qualunque Lavoratore o Lavoratrice voglia alzare la testa o girargli le spalle.


Ma abbiamo la forte sensazione che anche alla minoranza questa situazione stia bene.  Non li abbiamo sentiti esprimere una parola in difesa del personale comunale stritolato come carne da macello nella nuova alleanza tra PD, PDL e CGIL, CISL e UIL.


Noi non faremo gli spettatori di questo teatrino di marionette ma saremo pronti a dare battaglia per difendere tutele, diritti e salari dei Lavoratori.

CONTRO I VECCHI E I NUOVI PADRONI
ORGANIZZATI CON IL SINDACALISMO DI BASE

 

 

RdB CUB comune di Roma   -    reteComune

 

 

 

 

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8 agosto 2009 - La Repubblica

Nasce il macro - Campidoglio
Si ristrutturano i dipartimenti, più poteri al gabinetto del sindaco
di CHIARA RIGHETTI

Roma - Basterà l´ok della Sovrintendenza per intervenire sull´edilizia monumentale. È solo un esempio della piccola rivoluzione che da ottobre cambierà gli uffici capitolini. Ha visto la luce venerdì la nuova "macrostruttura" del Campidoglio, una riforma che ridisegna da cima a fondo l´architettura organizzativa del Comune. Dopo mesi di concertazione e limature durate fino all´ultima notte, la rivoluzione varata dalla giunta alla vigilia della pausa estiva diventerà realtà il primo ottobre. I livelli di comando saranno tre: i "dipartimenti" saranno divisi in "direzioni di area", divise a loro volta in "unità organizzative". Non cambieranno le competenze degli assessorati, ma molti uffici verranno accorpati o spostati con conseguenze pratiche non da poco.
Qualche esempio? Oggi, per ristrutturare un edificio di edilizia monumentale romano, serve prima l´input della Sovrintendenza, poi il via libera dell´assessorato ai Lavori pubblici. Da ottobre, invece, qualsiasi restyling sugli edifici monumentali di Roma sarà ricondotto sotto le competenze della Sovrintendenza, una novità che avrebbe suscitato le ire dell´assessore Fabrizio Ghera. Mentre gongola Croppi, che vede accresciute le sue competenze.
Sotto un unico dipartimento saranno concentrate anche la programmazione urbanistica e le materie che facevano capo alla commissione edilizia, in sostanza gli ex dipartimenti VI e IX. Mentre nel dipartimento XI, quello per le politiche educative e scolastiche, confluiranno i temi dell´infanzia e della gioventù (ossia l´attuale dipartimento XVII, sempre in capo all´assessore Marsilio). Sul fronte Bordoni, il dipartimento al commercio e alle attività produttive, attuale VIII, verrà unificato al XIV, che si occupa di formazione professionale. Saranno accorpati anche l´ambiente e lo sport, come pure confluiranno sotto un unico "cappello" anagrafe, ufficio statistico e servizi elettorali. Dal nuovo assetto esce irrobustito il Gabinetto del sindaco; gli spetterà fra l´altro un ruolo di coordinamento sulla sicurezza, che però non dovrebbe interferire con l´ufficio presieduto dal generale Mario Mori.
La nuova macrostruttura non cambia nulla per l´assetto dei 19 municipi. L´effetto complessivo è di snellimento, ma meno drastico di come prospettato all´inizio, con solo nove cariche dirigenziali in meno rispetto alle attuali. Il progetto porta la firma dell´assessore al Personale Enrico Cavallari, che ieri ha parlato di «un´esigenza sentita da più parti per rendere più efficiente e moderna la macchina capitolina». Per metterlo a punto, Cavallari ha lavorato in stretto contatto con il segretario generale Liborio Iudicello, il cui ruolo esce potenziato dal nuovo progetto.
Intanto ieri sindacati confederali e Csa hanno firmato, con Cavallari e il sindaco Alemanno, un protocollo d´intesa sulle politiche del personale. Soddisfatti Cgil, Cisl e Uil per l´accordo che prevede fra l´altro la rideterminazione dell´organico, il superamento del turn over con la stabilizzazione dei precari, incentivi per chi dovrà cambiare ufficio, metodi di retribuzione legati ai risultati raggiunti, percorsi di formazione professionale; e dà il via libera alla contrattazione integrativa per i dirigenti e i circa 25mila dipendenti.
Sono rimasti fuori Sulpm e RdB. Per l´RdB, Roberto Betti parla di «un protocollo che finge di premiare i lavoratori, ma premia solo i dirigenti». E cita ad esempio «la nuova figura del direttore di area, creata solo per "placare" con un benefit qualche dirigente scomodo». Mentre Alessandro Marchetti, segretario generale aggiunto del Diccap-Sulpm, si chiede: «La riorganizzazione avrà davvero l´effetto di migliorare i servizi o solo quello di ridurre gli uffici e causare di fatto un disservizio ai cittadini?».


8 agosto 2009 - Il Messaggero

Accordo Comune-sindacati: premi ai dipendenti, più servizi al cittadino
Siglato protocollo per 26mila impiegati.
Incentivi per la produttività e orari di lavoro prolungati fino alle 20
di GIOVANNI MANFRONI

Roma - Incentivi economici e professionali per i dipendenti, ridefinizione degli orari di lavoro, razionalizzazione della gestione dei servizi e analisi e programmazione della spesa per il personale. Questi alcuni dei punti salienti del protocollo d’intesa firmato ieri in Campidoglio dal sindaco Gianni Alemanno, dall’assessore alle Risorse Umane Enrico Cavallari e dai rappresentanti sindacali di Cigl, Cisl, Uil e Csa. «E’ un accordo molto importante – ha dichiarato Alemanno – ed è legato anche all’approvazione della nuova macrostruttura (approvata ieri in Giunta e che partirà dal 30 settembre): attraverso questo protocollo noi ci impegniamo a valorizzare la professionalità dei dipendenti comunali, ad incentivare questa professionalità, per fare in modo che ci sia una sempre maggiore efficienza delle attività della pubblica amministrazione». «Questo protocollo - ha spiegato Cavallari - è stato fortemente voluto e fa seguito a mesi di concertazioni in cui è stato importantissimo in contributo delle organizzazioni sindacali. Si tratta di rimodernare la macchina capitolina – ha proseguito - ce lo chiedono i cittadini che si aspettano servizi sempre migliori. Gli stessi dipendenti, insieme all’amministrazione, hanno preso atto della necessità di cambiare».
Il protocollo, che interesserà circa 26mila dipendenti - sono circa 7 mila i vigili urbani, il resto è diviso tra tecnici e amministrativi, età media sui quaranta anni, stipendio medio 1.350 euro - intende tracciare le linee guida per le politiche delle risorse umane nel prossimo triennio in un’ottica di ottimizzazione ed efficienza della amministrazione comunale. «Tutto questo – ha detto l’assessore alle Risorse Umane – ci permette di avere un reale piano di fabbisogno per il Comune con una pianta organica ben definita che ci garantirà di capire cosa serve, quali figure professionali occorrono e come e dove impiegarle. Poi, attraverso la riforma della macrostruttura sarà più facile capire tutto questo».
Un protocollo che si fonda su alcuni principi portanti che passeranno attraverso l’uso di incentivi economici e professionali per i dipendenti con l’adozione di percorsi di valorizzazione su base meritocratica: «E’ un passaggio fondamentale – assicura Cavallari – per rendere la macchina amministrativa più efficiente per poter garantire migliori servizi ai cittadini». Per questo sono importanti 16 i milioni di euro destinati ai progetti di produttività legati al miglioramento degli uffici e dei servizi, soldi "sbloccati" dai fondi residui degli anni 2007-2008: «Verrà aumentata – aggiunge Cavallari – in maniera stabile e definitiva la percentuale del fondo da destinare al personale in modo da aprire una nuova fase della politica retributiva sia del comparto che della dirigenza». Proprio per quest’ultima, il protocollo prevede la creazione di fasce retributive attraverso l’elaborazione di nuovi metodi di valutazione: «Si cercherà di responsabilizzare maggiormente i dirigenti – afferma l’assessore – dovranno essere loro i garanti delle proprie strutture. Ovviamente dovranno avere anche un miglioramento dal punto di vista retributivo ma tutto questo dovrà essere fatto e definito insieme ai sindacati».
Altro punto importante è quello sulla ridefinizione degli orari di lavoro, che rientra nella revisione del contratto decentrato integrativo: «E’ un punto a cui tengo molto – spiega Cavallari – è importante andare incontro il più possibile ai cittadini dando la possibilità di avere risposte e un aiuto magari anche fino alle 20. Una riorganizzazione degli orari permette una migliore gestione e organizzazione del tempo anche per i dipendenti».
Altri passaggi importanti del protocollo prevedono una definizioni delle nuove politiche occupazionali con rideterminazione della dotazione organica, oltre a una regolamentazione dei concorsi e delle selezione pubbliche, e la ridefinizione della mobilità interna.
Infine, Cavallari ci tiene a smorzare i toni dopo che alcune sigle sindacali, Rdb e Diccap-Sulpm, non hanno firmato l’accordo accusando il Comune di aver «fatto accordi sottobanco»: «Il protocollo è aperto a tutti – ha concluso Cavallari – chi voleva poteva firmarlo, nessuno è stato escluso».


8 agosto 2009 - Il Velino

Comune Roma, siglato accordo per riforma politiche del personale

Roma, 7 ago (Velino) - Razionalizzazione della gestione servizi e dell’organizzazione del lavoro, definizione del nuovo piano funzionale, nuove politiche retributive e revisione del contratto integrativo, valorizzazione dell'attività di dirigenti e dipendenti su base meritocratica attraverso l'istituto della produttività. È questo l'obiettivo del protocollo di intesa firmato oggi in Campidoglio dal sindaco di Roma Gianni Alemanno, dall'assessore alle Risorse umane Enrico Cavallari e dai rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl, Uil e Csa. "Si tratta di rimodernare la macchina capitolina - ha detto Enrico Cavallari -. Questo protocollo è stato fortemente voluto e fa seguito a mesi di concertazioni. Gli stessi dipendenti e l'amministrazione hanno preso atto della necessità di cambiare questa macchina". Per il sindaco Gianni Alemanno il protocollo sul personale capitolino "è molto importante ed è legato anche all'approvazione della nuova macrostruttura: attraverso questo protocollo noi ci impegniamo a valorizzare la professionalità dei dipendenti comunali, a incentivare questa professionalità, per fare in modo che ci sia una sempre maggiore efficienza delle attività della pubblica amministrazione". Nell’accordo siglato sono previsti, inoltre, nuovi criteri di definizione e assegnazione delle posizioni organizzative. Sarà elaborato anche un nuovo programma di formazione e aggiornamento attraverso una programmazione mirata degli interventi. Mentre i rappresentanti sindacali, che hanno siglato l’accordo, hanno espresso soddisfazione, critiche sono arrivate, invece, dai rappresentanti di Rdb e Diccap-Sulpm. "Il Comune - ha dichiarato, Alessandro Marchetti segretario generale aggiunto Diccap-Sulpm - ha fatto un accordo sottobanco che costituisce un'attività antisindacale. Siamo stanchi di firmare accordi sugli intenti. Ora vogliamo i fatti. Nemmeno nei peggiori tempi di Veltroni accadevano fatti così antidemocratici come quello avvenuto oggi". Sulla stessa linea le dichiarazioni di Roberto Betti, rappresentante sindacale Rdb che ha sottolineato. "La nostra organizzazione sindacale al primo consiglio di settembre riporterà i lavoratori in Aula a protestare". Immediata la replica dell’assessore Cavallari: "Non c'è nessun accordo sottobanco, nessuna esclusione, c'è la possibilità da parte di tutti di firmare il protocollo". "Il protocollo d'intesa è un ulteriore tappa fondamentale per il percorso intrapreso dalla Cisl funzione pubblica per la riorganizzazione della Pubblica amministrazione, intrapreso anche grazie all'ultimo convegno della Cisl Fp di Roma svoltosi nel mese di giugno nell'aula Giulio Cesare in Campidoglio – sottolinea, in una nota la Cisl Fp -. L’accordo porterà per il personale capitolino all'apertura del tavolo delle trattative per il nuovo contratto collettivo decentrato integrativo, alla rivisitazione della dotazione organica e del piano assunzionale, alla valorizzazione del personale interno con percorsi di progressioni verticali e di riqualificazione, alla ridefinizione degli incarichi delle posizioni organizzative, alla verifica dei nuovi criteri per la mobilità interna, alla produttività legata a progetti finalizzati e all'adeguata e mirata formazione e aggiornamento per i dipendenti. Rappresenterà per gli utenti un ulteriore passo verso il miglioramento dei servizi offerti alla cittadinanza legata alla riqualificazione quali-quantitativa delle prestazioni e l'obiettivo per il raggiungimento dell'efficacia ed efficienza della macchina amministrativa".


8 agosto 2009 - Il Tempo

Intesa tra Comune e sindacati
di Giovannini Pietro

Roma - Razionalizzazione della gestione dei servizi e dell'organizzazione del lavoro, analisi e programmazione della spesa per il personale, nuove politiche retributive e revisione del contratto decentrato integrativo, valorizzazione delle risorse umane attraverso percorsi di progressione verticali. Questi alcuni dei punti contenuti nell'intesa siglata in Campidoglio dal sindaco Gianni Alemanno, dall'assessore alle risorse umane Enrico Cavallari e dai rappresentanti sindacali di Uil Fpl, Csa, Cisl Fp, Cgil Fp. «L'aspetto fondamentale di questo protocollo - ha spiegato Cavallari - è che l'amministrazione ed i lavoratori prendono atto insieme della necessità di cambiamento della macchina amministrativa capitolina. Questo è il frutto di un lavoro congiunto fatto nei mesi scorsi, parallelamente alla riforma della macrostruttura approvata oggi in Giunta». Soddisfazione è stata espressa dai rappresentanti delle 4 sigle sindacali firmatarie del protocollo, mentre hanno espresso delle critiche i rappresentanti di Diccap-Sulpm e di Rdb, che non hanno sottoscritto l'accordo. «Hanno fatto un accordo sottobanco che costituisce attività antisindacale. Siamo stati al tavolo fino all'altro ieri, poi hanno fatto delle riunioni segrete per firmare oggi senza che noi ne sapessimo nulla», ha denunciato Alessandro Marchetti, segretario generale del Diccap-Sulpm, mentre Roberto Betti, rappresentante del Rdb, ha detto: «Alemanno convoca le sigle sindacali più compiacenti e calpesta le regole della democrazia».


8 agosto 2009 - Ore 12

Siglato un protocoIlo d'intesa tra Comune di Roma e Sindacati
Politiche del personale, Roma cambia

Roma - Tracciare le linee guida per le politiche delle risorse umane del prossimo triennio. Questo l'obiettivo del protocollo di intesa firmato dal sindaco di Roma Gianni Alemanno, dall'assessore alle Risorse umane Enrico Cavallari e dai rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl, Uil e Csa. Il prptocollo prevede la razionalizzazione della gestione dei servizi e della organizzazione del lavoro; l'analisi e la programmazione della spesa per il personale e la definizione delle nuove politiche occupazionali; le nuove politiche retributive e la revisione del contratto decentrato integrativo. Nell'accordo è prevista la valorizzazione delle risorse umane attraverso percorsi di progressione verticale; la creazione di fasce retributive per la dirigenza attraverso l'elaborazione di nuovi metodi di valutazione; la ridefinizione dei criteri della mobilità interna; la valorizzazione dell'attività dei dipendenti su base meritocratica attraverso l'istituto della produttività. Sono previsti inoltre nuovi criteri di definizione e assegnazione delle posizioni organizzative. Sarà elaborato inoltre un nuovo programma generale di formazione e aggiornamento mediante una mirata programmazione degli interventi. Questo protocollo -ha detto durante la contrenza stampa di presentazione l'assessore alle Risorse umane del Comune di Roma Enrico Cavallari- è stato fortemente voluto e fa seguito a mesi di concertazioni. Si tratta di rimodemare la macchina capitolina. Gli stessi dipendenti e l'amministrazione hanno preso atto della necessità di cambiare questa macchina . Soddisfazione è stata espressa dai rappresentanti sindacali che hanno sottoscritto il protocollo di intesa. Critici invece i rappresentanti delle sigle Rdb e Diccap-Sulpm. Il Comune - ha affermato Alessandro Marchetti segretario generale aggiunto Diccap-Sulpm - ha fatto un accordo sottobanco che costituisce un'attività antisindacale, Nemmeno nei peggiori tempi di Veltroni accadevano fatti così antidemocratici come quello avvenuto oggi . Dello stesso parere Robetto Betti, rappresentante sindacale Rdb che sottolinea: "La nostra organizzazione sindacale al primo consiglio di settembre riporterà i lavoratori in aula a protestare". "Non c'è esclusione -ha replicato l'assessore Cavallari, c'è la possibilità da parte di tutti di firmare il protocollo. Non c'è accordo sottobanco".


7 agosto 2009 - Omniroma

COMUNE, POLITICHE PERSONALE: SIGLATA INTESA CAMPIDOGLIO-SINDACATI

(OMNIROMA) Roma, 07 ago - Razionalizzazione della gestione dei servizi e dell'organizzazione del lavoro, analisi e programmazione della spesa per il personale, nuove politiche retributive e revisione del contratto decentrato integrativo, valorizzazione delle risorse umane attraverso percorsi di progressione verticali. Questi alcuni dei punti contenuti nel protocollo d'intesa siglato oggi in Campidoglio dal sindaco Gianni Alemanno, dall'assessore alle risorse umane Enrico Cavallari e dai rappresentanti sindacali di Uil Fpl, Csa, Cisl Fp, Cgil Fp. Il protocollo prevede inoltre la creazione di fasce retributive per la dirigenza attraverso nuovi metodi di valutazione, nuovi criteri di definizione e assegnazione delle posizioni organizzative, ridefinizione dei criteri della mobilità interna, valorizzazione dell'attività dei dipendenti su base meritocratica attraverso l'istituto della produttività, ed elaborazione del nuovo programma generale di formazione ed aggiornamento. «L'aspetto fondamentale di questo protocollo - ha spiegato Cavallari - è che l'amministrazione ed i lavoratori prendono atto insieme della necessità di cambiamento della macchina amministrativa capitolina. Questo è il frutto di un lavoro congiunto fatto nei mesi scorsi, parallelamente alla riforma della macrostruttura approvata oggi in Giunta». Soddisfazione è stata espressa dai rappresentanti delle 4 sigle sindacali firmatarie del protocollo, mentre hanno espresso delle critiche i rappresentanti di Diccap-Sulpm e di Rdb, che non hanno sottoscritto l'accordo. «Hanno fatto un accordo sottobanco che costituisce attività antisindacale. Siamo stati al tavolo fino all'altro ieri, poi hanno fatto delle riunioni segrete per firmare oggi senza che noi ne sapessimo nulla», ha denunciato Alessandro Marchetti, segretario generale del Diccap-Sulpm, mentre Roberto Betti, rappresentante del Rdb, ha detto: «Alemanno convoca le sigle sindacali più compiacenti e calpesta le regole della democrazia, sottoscrivendo un protocollo d'intesa che fa finta di premiare i lavoratori e invece premia solo la dirigenza dell'ente». L'assessore Cavallari, interpellato al riguardo, ha risposto: «Nessuna esclusione o accordo sottobanco. Il protocollo è aperto a tutti e chi vuole lo può firmare, anzi c'è la volontà di fare un percorso formalmente corretto».


7 agosto 2009 - Adnkronos

ROMA: COMUNE, FIRMATO PROTOCOLLO INTESA
PER RIFORMA POLITICHE PERSONALE

Roma, 7 ago. - (Adnkronos) - Tracciare le linee guida per le politiche delle risorse umane del prossimo triennio. Questo l'obiettivo del protocollo di intesa firmato dal sindaco di Roma Gianni Alemanno, dall'assessore alle Risorse umane Enrico Cavallari e dai rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl, Uil e Csa. Il protocollo prevede la razionalizzazione della gestione dei servizi e della organizzazione del lavoro; l'analisi e la programmazione della spesa per il personale e la definizione delle nuove politiche occupazionali; le nuove politiche retributive e la revisione del contratto decentrato integrativo. Nell'accordo è prevista la valorizzazione delle risorse umane attraverso percorsi di progressione verticale; la creazione di fasce retributive per la dirigenza attraverso l'elaborazione di nuovi metodi di valutazione; la ridefinizione dei criteri della mobilità interna; la valorizzazione dell'attività dei dipendenti su base meritocratica attraverso l'istituto della produttività. Sono previsti inoltre nuovi criteri di definizione e assegnazione delle posizioni organizzative. Sarà elaborato inoltre un nuovo programma generale di formazione e aggiornamento mediante una mirata programmazione degli interventi. «Questo protocollo -ha detto durante la conferenza stampa di presentazione l'assessore alle Risorse umane del Comune di Roma Enrico Cavallari- è stato fortemente voluto e fa seguito a mesi di concertazioni. Si tratta di rimodernare la macchina capitolina. Gli stessi dipendenti e l'amministrazione hanno preso atto della necessità di cambiare questa macchina». Soddisfazione è stata espressa dai rappresentanti sindacali che hanno sottoscritto il protocollo di intesa. Critici invece i rappresentanti delle sigle Rdb e Diccap-Sulpm. «Il Comune -ha affermato Alessandro Marchetti segretario generale aggiunto Diccap-Sulpm- ha fatto un accordo sottobanco che costituisce un'attività antisindacale. Nemmeno nei peggiori tempi di Veltroni accadevano fatti così antidemocratici come quello avvenuto oggi». Dello stesso parere Roberto Betti, rappresentante sindacale Rdb che sottolinea «la nostra organizzazione sindacale al primo consiglio di settembre riporterà i lavoratori in aula a protestare». «Non c'è esclusione -ha replicato l'assessore Cavallari- c'è la possibilità da parte di tutti di firmare il protocollo. Non c'è accordo sottobanco».



7 agosto 2009 - Agi

CAMPIDOGLIO:FIRMATO PROTOCOLLO PER RIFORMA POLITICHE PERSONALE

(AGI) - Roma, 7 ago. - Razionalizzazione dei servizi e organizzazione del lavoro, definizione del nuovo piano funzionale, nuove politiche retributive e revisione del contratto integrativo, valorizzazione dell’attivita’ di dirigenti e dipendenti su base meritocratica attraverso l’istituto della produttivita’. Sono gli obiettivi principali del protocollo di intesa firmato questa mattina in Campidoglio dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno, dall’assessore capitolino al personale, Enrico Cavallari, e dai rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Csa. "Il protocollo - ha sottolineato Cavallari - e’ il frutto di un lavoro congiunto fatto nei mesi scorsi, parallelo alla riforma della macrostruttura approvata oggi in Giunta. L’intesa traccia le linee guida sulle risorse del personale e sancisce l’impegno di tutti al miglioramento dei servizi e delle forme di organizzazione della macchina capitolina". Soddisfazione e’ stata espressa anche dalle sigle sindacali firmatarie, mentre pesanti critiche sono arrivate dal segretario generale aggiunto del Diccap-Sulpm, Alessandro Marchetti, che ha parlato di "un accordo sottobanco che costituisce attivita’ antisindacale", e da Roberto Betti, della Rdb, che ha accusato il sindaco di "scegliere come interlocutori sindacali quelli piu’ compiacenti". Le due sigle sindacali lamentano di essere state escluse dal tavolo proprio al momento della chiusura dell’accordo, ma l’assessore Cavallari ha precisato che "il protocollo e’ aperto a tutti e tutti possono firmarlo. Il nostro e’ stato un percorso formalmente corretto in quanto chi l’ha siglato sono gli stessi sindacati firmatari del contratto".