Roma. VERTENZA NIDI, trattativa del 7 gennaio

In allegato il volantino

Roma -

Il 7 gennaio 2010, presso la sede del Dipartimento XI – via Capitan Bavastro- si è svolto un incontro tra sindacati e amministrazione sull’intricata vertenza dei nidi.

 


L'amministrazione ha presentato una nuova proposta che sostanzialmente ricalca quella presentata  il 23 luglio, vi sono  però delle modifiche e delle piccole aperture:

> una parziale reintegrazione dell'organico con un part time al  50% (contratto annuale da settembre a giugno) nei nidi con orario 8-16,30;


> abbassamento del coefficiente per le sostituzioni brevi che passa dall'85% dei bambini presenti all'80% ( ad esempio nei nidi  8-16,30 che accolgono 69  bambini, si procederà alla sostituzioni  con la presenza di almeno 55 bambini e solo fino all'organico di diritto);


> viene prospettato un non meglio precisato "premio annuale" legato al miglioramento quali-quantitativo del servizio;


> vi è inoltre l'impegno ad aumentare la dotazione di organico dei funzionari educativi riservando detta copertura al solo personale interno.

 



Resta ferma invece la reintegrazione al 75% e per tutto l’anno per i nidi con orario 7,30 – 17,00 e il reintegro di una unità lavorativa nei nidi con orario 7,00 – 18,00.


L’Assessore Cavallari  ha inoltre affermato che le graduatorie  per le supplenze giornaliere saranno pubblicate lunedì.


Sulla certezza delle date per le assunzioni del personale educativo ha invece preferito rinviare la risposta.


Martedì 12 gennaio  ci sarà un nuovo incontro presso l’assessorato al Personale.
Questi primi segnali di apertura dell'amministrazione sono il risultato delle lotte portate avanti in questi mesi dal personale organizzato con le Rappresentanze di Base.


La proposta però  non risponde ancora all'idea di nido educativo che vogliamo.
Per questo chiediamo al personale di non abbassare la guardia e di mantenere alto il livello di attenzione per essere pronti ad una nuova, se necessaria, mobilitazione.


RdB non accetterà la svendita dei servizi per un pugno di posti in categoria D per il personale educativo e in categoria C per il personale ausiliario.


Se i soldi ci sono (ed è chiaro che ci sono) allora che si cominci con il potenziare i servizi dal basso e a rilanciare il servizio dei nidi come servizio pubblico.


Si cominci a dire che se Roma ambisce a quel ruolo di capitale europea, che le si addice, deve arrivarci con risorse strutture adeguate anche andando a battere i pugni sui tavoli di governo. Altrimenti dobbiamo dedurre che il cambiamento di Alemanno è solo una verniciata sul passato governo cittadino.

 

Questo è il momento di non mollare su una vertenza "capitale"
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