PROVINCE: DOMANI PRESIDIO USB CONTRO SOPPRESSIONE

Roma, Ministero Affari Regionali via della Stamperia, 8 - ore 11.30

Nazionale -

“Dopo la decisione della Corte Costituzionale, che ha annullato il processo di riordino delle Province, si rischia un nuovo scontro tra gli organi costituenti lo Stato, che non vorremmo sia fatto pagare ai cittadini e ai lavoratori di questi enti”, esordisce Roberto Betti, della Direzione Nazionale USB Pubblico Impiego.

 

“La campagna moralizzatrice nei confronti del ceto politico ha trovato il suo capro espiatorio nella soppressione delle Province o nella loro riduzione – prosegue Betti -  ma non c’è, da parte di quella stessa politica, una sola idea su come riorganizzare le funzioni proprie dell’area vasta attribuite alle province, e cioè agricoltura, rifiuti, servizi sociali, edilizia scolastica, viabilità, formazione, centri per l’impiego, sicurezza, ambiente, ecc.”.

 

“Nei giorni scorsi abbiamo chiesto un incontro al ministro per gli Affari Regionali, onde evitare che sul tema Province si ceda ad un approccio demagogico e strumentale, esteso successivamente ai rappresentanti della Conferenza delle Regioni e alla Conferenza Unificata, ma non abbiamo  ricevuto alcuna risposta”, sottolinea il rappresentante della USB.

 

“Per questo domani, 11 luglio, terremo un presidio sotto la sede del Ministero degli Affari Regionali, in occasione della Conferenza Unificata e della Conferenza Stato-Regioni, e cercheremo di far sentire la nostra voce ai rappresentanti istituzionali, per esprimere la necessità di un approfondito dibattito sia rispetto all’organizzazione dello Stato sul territorio, sia rispetto alla gestione delle funzioni di area vasta che, a nostro giudizio, possono trovare la loro naturale collocazione all’interno delle Regioni, senza riduzione dei servizi per i cittadini e senza riduzione dei posti di lavoro”, conclude Roberto Betti.