"SETTECENTOQUARANTACINQUE"

In allegato il volantino

Firenze -

Non è un nuovo modello per la dichiarazione dei redditi, né il titolo di un film o di una canzone, ma per chi non se ne fosse ancora accorto (ma dubitiamo fortemente) è il numero di giorni che sono passati dalla scadenza del nostro Contratto Nazionale di Lavoro.

 

Alcuni mesi fa le sempre trionfanti fanfare di CGIL CISL UIL avevano annunciato che l’accordo con l’Aran per il rinnovo del biennio 2006-2007 era cosa già fatta, ma evidentemente per i dipendenti degli Enti locali le “liete novelle” hanno sempre la vocazione a trasformarsi in “favole e frottole” da divulgare in giro per tenerci buoni ed illuderci che come sempre “tutto va bene”.

 

E’ mai possibile che mentre le ferree leggi della contabilità e del mercato regolano ormai i rapporti tra clienti e fornitori con certezza degli importi e dei tempi della loro erogazione, l’unico campo su cui regni l’imponderabile sia quello del lavoro dipendente ??

 

E’ possibile che un toner o una risma di carta abbiano l’onore di essere pagati a 30/60/90 giorni mentre invece il lavoro di un dipendente degli Enti locali venga saldato ad anni di distanza dalla sua effettuazione ?? Senza interessi e magari anche senza arretrati??

Nel dubbio, sarebbe molto istruttivo scorrere l’elenco dei fornitori e comunicare a ciascuno che i saldi delle loro forniture verranno corrisposti a gennaio 2010…. (Avete qualche incertezza sulle risposte???)

 

Molto probabilmente questo accade perché per i politici di oggi, il valore delle merci e quindi del mercato è assai superiore al valore ed alla dignità del lavoro!!

 

Un ultima considerazione anche se amara e forse dolorosa la vogliamo fare: Quanta parte di responsabilità è da attribuire a noi stessi per la situazione in cui ci troviamo? Quante volte abbiamo pensato che ritagliandosi una piccola nicchia individuale (una progressione orizzontale, una piccola indennità, qualche ora di straordinario in più…) potesse bastare a risolvere i problemi individualmente? Quanta consapevolezza ci è rimasta sul fatto che mandare avanti i servizi pubblici sia ancora un titolo di merito, cento volte superiore alla caricatura che viene fatta di noi lavoratori pubblici alla pubblica opinione?

 

Quando finalmente avremo la forza, la dignità ed il coraggio di gridare al Governo ed ai Sindacati compiacenti che pagare la benzina, le bollette, i mutui e fare la spesa nel 2008 con lo stipendio del 2005 è un insulto alla nostra intelligenza e alla nostra dignità???????

 

Dai un calcio ai luoghi comuni, perché non tutti i sindacati sono uguali, ma soprattutto perché le nostre vite valgono assai di più dei loro profitti !